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Yoani Sánchez. La lampadina latitante
 
Commenti presenti : 29 In questa pagina : da 11 a 20
   04-07-2008
I dati da me forniti corrispondono alla chiusura del 2007. A Cuba, le cose stanno cambiando così in fretta che da dicembre a maggio vanno anni. È l’effetto dell’avanzo dell’economia e del programma per eliminare la doppia moneta. Sono rimasto in dietro e mi scuso; però, questa volta sono più che contento di avere torto.
Sembrerebbe però che la pensione della quale parla Lupi non sia quella di lavoro se non quella dell’Assistenza Sociale. In questo caso dal passato maggio – secondo la stessa fonte – il minimo è 147 pesos.
Saluti.

Leonardo Mesa   
 
   04-07-2008
leonardo,a proposito di pensioni non so se c'è un equivoco,so solo che questi dati sono stati pubblicati su juventud rebelde del 27 aprile di quest'anno,quando si sono annunciati gli aumenti pensionistici.La pensione minima da 164 pesos è stata portata a 200.Questi sono tutti dati che nell'archivio di juventud rebelde puoi trovare.
nino   
 
   04-07-2008
Caro Nino, c’è un equivoco, la pensione minima non può essere 200 pesos perché la media è 194. Credo sia sopra i 100 pesos, però non so la cifra esatta. Penso ci sia confuso con il salario minimo che è 225 pesos. Il salario medio è 408 pesos.
Caro Lupi, mi dispiace la situazione della sua suocera, però non capisco: in Cuba non ci sono pensioni di 20 pesos. Possono esserci pensioni integrative per arrivare al minimo stabilito. Suggerisca di rivolgersi alla Direzione di Garanzia Sociale (Dirección de Seguridad Social). Non importa quanti figli e parenti tenga, né quanto soldi riceva dal estero. La pensione è un diritto. Certo, non sarà comparabile con il vostro contributo, però non è la quantità se non il principio. 100 euro (3600 pesos) sono di tutto rispetto: 5,5 volte lo stipendio di un ministro.
Caro Lupi, nel bilancio finale lei dimentica che lo Stato garantisce servizi e prodotti gratuiti o sovvenzionati, che rovesciandoli equivalgono a circa 200 euro; per tanto, non vi prendete tutto il merito: la sua suocera sopravive per 2/3 grazie a – diciamo – Fidel.

Leonardo Mesa   
 
   04-07-2008
e prendiamo pure atto che i miei suoceri vivono bene ed io non mando un centesimo a cuba perchè non me lo posso permettere-
marcello

marcello   
 
   04-07-2008
prendiamo atto che la suocera di lupi è l'unica pensionata cubana,che prende al mese non una pensione da 200 pesos in su,ma solo 20 pesos.Si tratta sicuramente di un errore dell'ente cubano della previdenza.E' bene fare sollecitazioni!
nino   
 
   03-07-2008
Mia suocera guadagna 20 pesos di pensione. Alla morte del marito ne guadagnava 60 perchè aveva due figlie a carico. Adesso che è sola guadagna 20 pesos. Meno di un euro. Volete raccontare le favole a me che le vivo? Pare un sogno, meglio un incubo, ma è la realtà. Mia suocera sopravvive grazie ai 100 euro mensili che partono dall'Italia non grazie a Fidel.
Gordiano Lupi   
 
   03-07-2008
Caro Giordano, non so cosa li è successo: è rimasto in dietro, molto in dietro, decina d’anni in dietro. Pensioni di 1 euro? Dice vero? No, non può essere, sarà uno scherzo. Sono sicuro che lei dirà cosa cambia fra 1; 3; 4; 10 euro. Ebbene a parte che sono varie volte più, in Cuba cambia. Eccome!
Visto che lei gradisce la conversione la accontento. Il Kwh d’elettricità costa fra 0,25 e 1,39 eurocent (2,78 per gli spreconi). La famiglia che spende 250 kWh, paga 1,64 euro al mese. Il gas per cucinare, se a tariffa fisa, 3,60 eurocent, al mese per ogni persona, se a tariffa variabile, meno di 5,00 eurocent. L’acqua potabile se tariffa fissa, 3,60 eurocent; se variabile, circa 3,75 eurocent, al mese per ogni persona. Un ospizio per anziani costa 1,11 euro al mese.
Nel 2004, in media, ogni cubano oltre i 16 anni (maturità a Cuba) dedicava a pagare abitazione, acqua, gas e elettricità un 6% delle entrate per stipendio o pensione. 100 pesos circa; ovvero, 2,78 euro… l’anno.
Se la dobbiamo dire, diciamola tutte: io non sono furbo.

Leonardo Mesa   
 
   03-07-2008
E' vero che i salari e le pensioni sono bassi,ma non sono quello che dice lupi.Non esiste ovviamente nessuna pensione da un euro,ossia 36 pesos,semmai questo è quanto in un mese paga un cubano per l'acquisto di alimenti con la libreta,e nessun salario da 5 euro,ossia 168 pesos.La pensione minima,bassa certamente,è di 200 pesos.Mi rendo conto che la gente non può aspettare,con salari e pensioni bassi e prezzi negli agropecuari alti,ma dal 2005,quando le pensioni minime erano ferme a 95 pesos,ad oggi, piu'del doppio,qualcosa è stato fatto.Sarebbe bene dare dati veritieri,piuttosto che il contrario.
nino   
 
   02-07-2008
A me pare che sostenere i meriti ambientalisti di un regime che pretende di far sopravvivere il suo popolo con stipendi di 5 euro al mese e pensioni di vecchiaia di 1 euro, sia abbastanza fuorviante. Possiamo pure sostenere che Torquemada era un onesto predicatore che evangelizzava con il ragionamento. Qui (sottolineo qui) siamo in democrazia. Non ci oscurano.
Gordiano Lupi   
 
   01-07-2008
Nel 2000-2001 cominciò la sostituzione delle lampade incandescenti. Era il tempo degli apagones. La disponibilità d’ecolampade era ancora così limitata che si sostituivano soltanto negli spazi più usati delle case, di solito 3 ò 4. Chi non voleva cambiare la calda luce, non lo faceva, nessuno lo obbligava; non c’era bisogno di nascondere le scorte, nessuno frugava. Nessuno chiamò questo rivoluzione energetica.
Nel 2006, il prezzo del greggio andava a 60 dollari; oggi, 140. Inizia la rivoluzione energetica, che non si limita a sostituire lampadine gialle, sostituisce anche gli elettrodomestici inefficienti, frigoriferi inclusi. Dispone l’uso intensivo del gas naturale, la modernizzazione, decentralizzazione e integrazione del sistema energetico e l’implementazione di centinaia di gruppi elettrogeni d’emergenza, tanto utile quando sorprende un’avaria o quando i cicloni ci fanno sgradite visita. Include una massiccia campagna d’educazione ambientale, accompagnata dell’alza delle tariffe per i grandi consumatori e spreconi.
In Cuba si era ridotto al minimo l’uso della legna e il carbone come combustibile domestico; vince il gas e, dove non ci arrivò, il kerosene. Nei peggio momenti del Periodo speciale i cubani re-impariamo a cucinare con legna e carbone ed esperimentiamo con diesel. Mancava gas, kerosene; mancava tutto. Oggi il 95% dei cubani cucina con gas o elettricità. Chi ha cucinato con fumante legna, indisciplinato carbone o pestilente kerosene lo sa, e… lo apprezza. Non è picnic, la domenica sotto il fresco degli alberi con i bimbi che corrono a torno; è cucinare ogni giorno, aspettando i cari tornare estenuati e affamati dal lavoro. Soltanto questo meriterebbe il roboante nome, che è stata condiviso dalla Organizazione Latinoamerica d’Energie, dove Alvaro Ríos Roca, segretario esecutivo, ritiene sia un esempio ad imitare.
Con la Roboante, Cuba risparmia 1000 milioni di dollari al anno, e con questo tante tonnellate di petrolio e di disossido di carbonio, fluoro carbonati, biossido di azoto ed altre schifezze; un bel contributo all’ambiente che è… di tutti.

Leonardo Mesa   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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