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Sandra Chistolini. Il Fondo Pizzigoni e il metodo sperimentale nella scuola dell’infanzia
“È necessario allargare il nostro concetto di scuola fino a sentire che scuola è il mondo” (Giuseppina Pizzigoni, 1931)
 
Commenti presenti : 28 In questa pagina : da 21 a 28
   14-02-2020
Se è stato casuale l'incontro della Prof. Sandra Chistolini con le prosecutrici dell'opera di Giuseppina Pizzigoni, immagino non essere stato parimenti fortuito, né facile, l'attuazione del lavoro di: catalogazione, sistematizzazione scientifica ed esposizione al pubblico, realizzato dalla Chistolini e dai Suoi collaboratori. Conosco già il metodo pizzigoniano per aver letto l'interessante, tradotto anche in tedesco, L'asilo infantile di Giuseppina Pizzigoni. Bambino e scuola in una pedagogia femminile del novecento, Franco Angeli Editore. Ritengo che una visita la fondo Pizzigoni, possa essere una buona occasione per approfondire la conoscenza di un indirizzo pedagogico che, a parere di chi scrive, ha valenza ideale pari a quello montessoriano.
Carla Consoli
Carla Consoli   
 
   13-02-2020
Raccontare cos’è il metodo Pizzigoni e come si concretizza oggi non è facile: esso è quanto di meno astratto si possa immaginare, è la vita reale di bambini, insegnanti, genitori che operano concretamente in un contesto molto connotato. Lo sperimentare, il riflettere e poi il discutere insieme per arrivare ad un sapere condiviso, consentendosi il tempo necessario per arrivare là dove il percorso del sapere ci sta portando, sono punti basilari che Giuseppina Pizzigoni aveva previsto, e che a volte ci sfuggono nella rincorsa del tempo e delle molteplici mete che ci sembrano più importanti.
Giuseppina Pizzigoni fu una donna capace di andare controcorrente nella scuola, rinnovando l’idea e la pratica dell’insegnamento per liberare l\'infanzia.
Il metodo Pizzigoni propone un itinerario educativo che si sviluppa attraverso tutte le discipline, intese come fonti di esperienze multiple; è un Metodo che si basa sull’esperienza concreta e personale del bambino. Egli è costantemente chiamato ad interagire con la realtà, alla ricerca di soluzioni che necessitano di osservazione dell’evento mediante i sensi; rilevazione; formulazione di ipotesi risolutive; analisi delle variabili condizionanti l’esperienza; ricerca di percorsi possibili per la risoluzione.
L’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono. Ciò richiede che la scuola riveda il suo ruolo di “dispensatrice di conoscenze” in favore di un ruolo di promozione della capacità degli studenti di dare senso alle loro esperienze.
La scuola deve quindi mettere l’alunno in una situazione tale da far emergere le sue potenzialità e le sue risorse attraverso esperienze didattiche aperte e stimolanti, che lo incuriosiscano e lo mettano alla prova. Sono queste esperienze guidate che stimolano la riflessione e la costruzione di nuovi saperi e competenze, inducono autonomia nell’affrontare anche compiti nuovi e imprevisti e promuovono il senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, avendo cura di sé, degli oggetti e degli ambienti.
Annalaura Iannilli   
 
   12-02-2020
Il contributo della Pizzigoni alla pedagogia dell\'infanzia arricchisce in modo eccellente la serie degli sforzi che lungo la storia si sono succeduti per dare ai bambini quell\'educazione che è fondamentale per il loro sviluppo morale, intellettivo, emotivo e relazionale. Ben venga la diffusione di questo metodo che in misura sempre più approfondita giunge ad interessare un vasto pubblico di utenti, specialmente gli insegnanti di scuola materna e dell\'infanzia. L\'ampia disponibilità di accesso a questo Fondo è un aspetto non trascurabile di incremento alla conoscenza di questo metodo in costante crescita e diffusa assimilazione critica. La serietà accademica inoltre di Sandra Chistolini è un\' ulteriore garanzia di affidabilità e di avvicinamento alla scoperta prima e alla diffusione poi di un contributo che riteniamo in progressivo sviluppo.

Renato Mion   
 
   12-02-2020
Giochi all'aperto in giardino o nel bosco, musica, disegni, costruzioni, esercizi ginnici, osservazioni dell'ambiente (animali, fioriture primaverili...), tutto un "mondo" in cui il bambino un tempo si collocava giocando e al tempo stesso apprendeva in dimensione reale e a contatto con compagni/persone "reali". Di questo e ancora altro è fatta la pedagogia della scuola-Pizzigoni.
Pedagogia che tuttavia oggi è a rischio di essere sperimentata per lo più nel virtuale dalle "generazioni-touch", che non hanno bisogno di imparare a parlare/leggere/scrivere per apprendere fin dai primi anni l'uso delle sempre più innovative tecnologie.
Da qui l'importanza di ritornare a contenuti e prassi pedagogiche innovative per continuare a crescere i bambini nel loro "mondo magico".
Grazie anche alla Prof.ssa Sandra Chistolini per aver contribuito, attraverso il Fondo Pizzigoni, a mantenere vivo e attuale questo prezioso contributo pedagogico che rischiava di andare perso.
Antonia Santos Fermino
Antonia Santos Fermino   
 
   12-02-2020
Conosco il valore dei principi pedagogici sperimentati nelle classi della scuola-Pizzigoni per averne trascritto i diari dell\'autrice.
C\'è voluto il \"fiuto\" altrettanto pedagogico della Prof.ssa Sandra Chistolini perché questo valore venga riconosciuto il valore anche alla distanza di un secolo con la creazione del Fondo Pizzigoni.
Spero che questo prezioso contributo possa essere sempre più valorizzato e attualizzato.
Vittorio Pieroni
Vittorio Pieroni   
 
   12-02-2020
È importante oggi far conoscere la basi da cui partono tutte le metodologie didattiche innovative che si stanno sperimentando. È fondamentale che ogni educatore/trice, possa attingere da materiale prezioso per la sua formazione professionale e personale. Il lavoro di cura, raccolta e condivisione del Fondo Pizzigoni è di grande rilievo poichè così poco conosciuto, ma di fatto prezioso per la comunità educante tutta, come fu per il Metodo Montessori. È un tesoro che va portato a conoscenza, condiviso, esposto affinché si possa continuare l’incessante ricerca ed elaborazione di nuove esperienze che si adattino al bambino e alla bambina di oggi.
Sara Iannucci   
 
   12-02-2020
Importantissimo far conoscere queste realtà e diffondere una cultura di una educazione differente. Purtroppo troppo spesso le realtà virtuose non sono conosciute o si crede che sia difficile metterle in pratica. Ognuno di noi dovrebbe impegnarsi per conoscere e diffondere queste buone pratiche.
MAURA BARVA   
 
   12-02-2020
Un immenso tesoro, un bene prezioso per tutte le insegnanti che potranno tracciare memorie storiche e costruire percorsi educativi.

Roberta De Horatis   
 
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