L'aggressione di cui è stata vittima Martha Beatriz Roque martedì 25 aprile deve essere divulgata e denunciata ai governi del mondo democratico, alle istituzioni per i diritti umani, alle personalità e ai mezzi di informazione nazionali e internazionali. Nell'ambito di questa iniziativa di denuncia, M.A.R.(Madres y Mujeres Anti Represión, Madri e Mogli Anti Repressione) por Cuba ha commissionato a una compagnia internazionale di inviare a un milione e mezzo di istituzioni e/o persone il seguente comunicato (ci scusiamo per la traduzione, alquanto approssimativa – ndr):
¡GOLPEADA MARTHA BEATRIZ ROQUE!
La sera del 25 aprile, la dirigente dell'Assemblea per la promozione della società civile a Cuba Martha Beatriz Roque Cabello, è stata colpita e trattenuta nella sua abitazione dalla polizia politica del regime castrista, che le ha impedito di uscire di casa per assistere a una importante riunione.
Di seguito, dalle sue proprie parole, la trascrizione delle dichiarazioni rilasciate da Martha Beatriz tramite le onde radio di WAQI, immediatamente dopo aver subito la brutale aggressione:
«...mi hanno inferto tanti colpi, mi hanno colpito a un occhio, un grosso uomo fortissimo, un pugno in un occhio che quasi me lo cava... mi hanno picchiato in faccia, (...), mi hanno dato calci... (...) sto dicendo questo ai miei fratelli di Miami perché conoscano la situazione tanto difficile che stiamo vivendo... solo perché io stavo andando a casa di Parmly a un ricevimento, una conferenza per la televisione... (...) è una situazione molto difficile, molto difficile; la comunità internazionale deve fare qualcosa per noi perché noi non possiamo proseguire subendo queste umiliazioni, non possiamo proseguire in questa mancanza di libertà; veramente questa è una situazione insostenibile, desidererei poteste vedere com'è conciata la mia faccia, com'è conciato il corpo, sono vestita con veste bianca ed è tutta sporca e strappata... (...) Vi prego di prendere nota di questo e facciate qualcosa perché noi che stiamo qui soffrendo sull'isola... non posso continuare a parlare, veramente, non posso continuare a parlare...»
[la documentazione fotografica è ora pubblicata sul sito ufficiale dell'Assemblea per la promozione della società civile a Cuba] >> VAI
In successive dichiarazioni, l'attivista ha precisato che la squadraccia non era integrata da vicini di casa, ma da persone a lei sconosciute, salvo una donna che la polizia politica aveva collocato in un appartamento vicino al suo, la quale pure l'ha picchiata.
Mentre era trattenuta e picchiata, Martha Beatriz valorosamente gridava: «Abbasso Fidel!».
Ascolterai l'appello urgente di questa donna cubana, e ti attiverai in solidarietà per evitare che violazioni dei diritti umani come questa continuino a perpetrarsi contro i democratici cubani?
Tu hai la possibilità di parlare. Tu puoi fare qualcosa. Tu puoi alzare la tua voce. Invia questa denuncia ai governi democratici, agli organismi internazionali di diritti umani e ai mezzi di informazione nel tuo paese. L'oppresso popolo cubano spera in te!
ADESSO BASTA! PER CUBA QUESTA È L'ORA!
Per ulteriori informazioni:
Martha Beatriz Roque Cabello – (011-537-406-821 a L'Avana)
www.asambleasociedadcivilcuba.info
mbroque1712@yahoo.es