"…fu dapprima esperienza, e pittura e poesia…e poi teoria e gioia di verità per diventare infine apertamente racconto…"
Così dice Carlo Levi nel libro-documento “Cristo si è fermato a Eboli”, da lui scritto, quando confinato ad Aliano (Matera), ebbe modo di conoscere la realtà di questo territorio e di descriverla.
Secondo Calvino:"Carlo Levi i è il testimone della presenza di un altro tempo all'interno del nostro tempo, è l'ambasciatore d'un altro mondo all'interno del nostro mondo".
E visitare Matera è come entrare in un altro mondo, in una realtà che ci riporta indietro nel tempo.
L’origine del nome Matera è controversa. C’è chi afferma che derivi dal greco “Meteoron”, chi dal termine greco-jonico Matera, ossia “madre”, ma sono tutte ipotesi prive di fondamenta.
Città della Basilicata, capoluogo della provincia omonima, Matera è situata a 401 m sul versante occidentale delle Murge. Il nucleo più antico è disposto in parte sul fianco scosceso della Gravina, in parte sul margine dirupato del pianoro e entro brevi gole.
Con l’età dei metalli nacque il primo nucleo urbano, quello dell'attuale Civita, sulla sponda destra della Gravina. A partire dall'VIII secolo, monaci benedettini e bizantini si stabilirono lungo le grotte della Gravina trasformandole in Chiese rupestri.
La zona è ricca di resti preistorici, tra cui manufatti paleolitici ritrovati nella Grotta dei Pipistrelli.
Matera affonda la sua storia in un tempo remoto e segna le tappe dell’uomo dall’età paleolitica ad oggi, dai villaggi neolitici fino alla costruzione della Civita e dei Sassi. Dal periodo dei romani fino al 1638, quando ottenne la libertà demaniale, Matera è stata luogo di dominazioni , di conquiste e di saccheggi; ridotta a feudo, ceduta a vari domini, ha subito nel tempo la dominazione di famiglie potenti come gli Orsini.
La Gravina (un profondo burrone lungo quasi venti chilometri che si snoda da Matera fino alle alture argillose di Montescaglioso), la Murgia e le chiese rupestri (se ne contano oltre 120) con affreschi bizantini fanno di questo territorio un luogo unico e di grande suggestione.
Dal punto di vista artistico, i “Sassi” (gli antichi rioni) sono unici nel loro genere; sono case scavate nel tufo, sovrapposte irregolarmente lungo i due avvallamenti del Sasso Barisano e del Sasso Caveoso, a ridosso della Gravina, che ci riportano ai primi insediamenti: i villaggi sparsi, dove ogni gruppo viveva in modo autonomo, separato dagli altri.
Visitando il luogo, è ben visibile la separazione della parte antica da quella moderna.
Palazzi signorili, chiese, conventi e nuovi insediamenti indicano l’evoluzione della città nelle varie epoche; notevolissimi nelle chiese rupestri sono gli affreschi bizantini ma anche altri stili godono di un fascino inconfondibile: il romanico- pugliese, il gotico e il barocco. Forte è la credenza religiosa, espressa con la costruzione di chiese e tra queste: la Cattedrale di Sant’Eustachio, in stile romanico pugliese (1230-1270). La facciata è dominata dalla statua della Madonna della Bruna.
La facciata laterale su piazza Duomo ha due porte, la più interessante, finemente lavorata a ricamo, è detta dei “leoni” per due sculture leonine presenti alla base.
Matera è una città da visitare più che da descrivere, perché è camminando per le sue strade che si scopre l’artigianato tipico nei colori fiammanti; è andando per gradinate e salite scoscese che si visitano le chiese rupestri con i meravigliosi affreschi, le cripte e le straordinarie dimore dei Sassi,di cui alcune arredate col gusto povero di una volta: un unico letto dove si dormiva a turno, la culla per il più piccolo, il telaio per tessere, l’indispensabile per sopravvivere.
È passeggiando che si può conoscere la storia, la cultura e la spiritualità di questa città, il suo artigianato tipico ma essenzialmente la bellezza del territorio con le sue asperità.
La struttura delle grotte richiama il paesaggio della Cappadocia (Fotoalbum: Narrative photo), le chiese rupestri con gli affreschi sono affini a quelle della Cappadocia e al Santuario di Santa Maria di Monte Stella nelle Locride (Foto album: Album Italia).
Le foto di Matera sono in Fotoalbum: Album Italia.
Grandi maestri del cinema hanno ambientato i loro film in questo territorio e tra questi La passione di Cristo di Mel Gibson del 2004, i cui esterni furono girati a Matera e a Craco, oggi città fantasma.
Anna Lanzetta
pietre a secco dei muri che costeggiano viottoli diretti verso Siti UNESCO nel Sud