L'Assemblea dei soci di Todomondo Spa, come prevedibile, ha deciso di fare istanza di fallimento piuttosto che farsi carico dei milioni di euro di danni provocati a migliaia di persone (dipendenti, fornitori e soprattutto turisti). Questo l'ultimo comunicato apparso sul sito web di Todomondo.
Purtroppo, va subito detto che è altrettanto prevedibile che i viaggiatori fregati hanno poche speranze di rivedere un euro di quanto versato: sia perché in qualità di eventuali creditori chirografari difficilmente si verrà rimborsati (quel poco che si avrà dalla liquidazione andrà sostanzialmente ai dipendenti e fornitori), sia perché il cd. Fondo nazionale per le vittime dei 'pacchi' viaggio ha pochi denari.
In ogni caso, ecco cosa si può fare per cercare di riavere il dovuto.
I. Da fare subito:
Inviare una raccomandata a/r di messa in mora a Todomondo Spa chiedendo il rimborso di quanto pagato e un congruo risarcimento del danno, a seguito della decisione di interrompere le attività e fare istanza di fallimento (Comunicato Assemblea dei soci Todomondo Spa del 25/07/2009). Qui la nostra scheda sulla messa in mora.
N.B. Chi nei giorni scorsi hai inviato il fac-simile precedentemente da noi predisposto non deve fare altro.
II. Cose che si potranno fare dopo che Todomondo sarà ufficialmente fallito:
1. Iscriversi al passivo presso il Tribunale dove ha luogo il procedimento fallimentare (probabilmente Varese). Basterà una raccomandata a/r con una semplice richiesta di iscrizione nella lista dei creditori, allegando in copia il contratto, le ricevute dei pagamenti e la messa in mora con cui si è chiesto il rimborso.
2. Fare domanda di rimborso al “Fondo Nazionale di Garanzia per il consumatore di pacchetto turistico”.
La richiesta dev'essere rivolta al seguente indirizzo:
Ministero delle Attività Produttive
Direzione Generale per il Turismo
Ufficio C1 - Tutela del turista
Via Della Ferratella in Laterano, 51 - 3° piano
00184 Roma
La domanda va inoltrata entro tre mesi dalla data di conclusione del viaggio allegando il contratto di viaggio in originale, copia della ricevuta di versamento della somma pagata all'agenzia e ogni documento atto a provare la mancata fruizione dei servizi pattuiti. È consigliabile l'invio per raccomandata a/r.
Informazioni a questo link.
3. Per coloro che hanno stipulato assicurazioni in proprio nell'eventualità di non poter partire, è consigliabile chiedere il rimborso alla compagnia assicuratrice (se previsto nel contratto di assicurazione).
4. Se si è pagato con carta di credito da non oltre un mese, si può chiedere un rimborso direttamente all'istituto di credito. È però sconsigliabile perché, se poi la banca non riesce a recuperare il denaro, richiederà all'utente quanto precedentemente 'restituito' (come già accaduto in passato).
5. Se il viaggio è stato acquistato tramite agenzia di viaggio quando l'insolvenza di Todomondo era già manifesta, oltre a prendere atto della mancanza di professionalità di questa agenzia e farne tesoro per la prossima volta, valutare la richiesta danni perché questa agenzia, pur di guadagnare le proprie commissioni, ha ignorato la situazione in cui versava il tour operator verso cui ha indirizzato il proprio cliente. La richiesta va fatta partire con la raccomandata a/r di messa in mora.
Se l'Agenzia non rimborsa, sarà necessario rivolgersi al Giudice di Pace della propria città (con l'assistenza di un legale per importi superiori a 516 euro). Qui come funziona il giudice di pace.
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