Sembra impossibile ma è vero, nonostante un largo consenso, l’alleanza tra il PDL e la Lega frana all’atto della composizione della Giunta. Il Presidente Sertori con un atto di forza, sintomo di debolezza, compone una giunta monocolore nonostante sia stato eletto anche grazie ai voti degli elettori del PDL. Uno schiaffo che lascerà il segno e pone forti interrogativi sulla governabilità dell’Amministrazione provinciale.
Dietro questa vicenda tanto dilettantismo politico di Del Tenno e molta arroganza di Sertori o di chi lo consiglia. Troppe dichiarazioni e accuse pesanti tra gli ex amici e alleati sino ad arrivare alla di “mancanza di fiducia” di Del Tenno nei confronti dell’alleato leghista.
Molti sono gli errori fatti in questa vicenda a partire dalla famigerata vicenda della mancata rosa dei nominativi, mai proposti da parte del PDL, che avrebbe dovuto passare il vaglio della fiducia del neo Presidente. Una rosa mancata e appassita parrebbe proprio per l’impuntatura del coordinatore del PDL di proporre un uomo troppo vicino a Formigoni con il conseguente veto leghista. Per onestà intellettuale l’esclusione di Baitieri, se così è avvenuto, è stata l’unica mossa politicamente azzeccata e condivisibile di Sertori nel porre paletti chiari all’alleato.
Del Tenno ha commesso l’errore di fornire un alibi a Sertori per una rottura. Da qui in poi una serie di errori anche di Sertori e cattivi consigli che lo hanno portato a rispolverare la scelta dei “saggi esterni” e comporre una Giunta debole se non debolissima proprio per mancanza dell’alleato con cui ha vinto le elezioni. Una umiliazione pesante al PDL, a Del Tenno e agli elettori del PDL che non può non avere effetti negativi.
Del Tenno potrà recuperare la situazione lasciando passare del tempo e poi fare passi indietro, rimangiandosi le pesanti affermazioni. Così indebolirebbe la sua leadership ed anche il poter politico del PDL.
Da questa vicenda esce una dirigenza del PDL, da troppi anni, schiacciata sull’alleanza con la Lega che detta con arroganza le sue condizioni, come avvenuto con la crisi che ha portato al commissariamento del Comune di Sondrio e il fallimento di quella esperienza amministrativa. Ora che Sertori ha escluso il PDL e la Giunta è composta, la matassa pare ancora più ingarbugliata. Sul senso istituzionale è prevalsa la necessità, da entrambe le parti, di piazzare uomini di fiducia con veti ed esclusioni.
Magari questa giunta “balneare” potrà anche durare o trovare in autunno il ripescaggio di uomini del PDL. Quello che rimarrà è l’umiliazione subita dai Consiglieri eletti nella fila del PDL che si trovano oggi a sostenere un Governo da cui sono esclusi. Una cosa mai vista nella politica provinciale e che va contro il volere degli elettori!
Del Tenno potrà magari recuperare l’umiliazione dei Consiglieri con un possibile rientro in Giunta di alcuni di loro, ma la dirigenza del PDL commetterebbe un gravissimo errore a sottovalutare e a non capire il malessere, lo sconforto che il tradimento della Lega ha creato tra gli elettori del pidielle.
Un tradimento che lascerà un segno indelebile negli scenari politici provinciali.
Angelo Costanzo
segretario provinciale PD