È appena stata posta dal Governo la questione di fiducia sul disegno di legge sicurezza. Una chiara ed evidente manifestazione di mancanza di fiducia nei confronti della propria maggioranza, che si sarebbe evidentemente potuta esprimere liberamente in qualche voto segreto.
Il provvedimento criminogeno che introduce nuovi reati, tra cui quello di clandestinità, il più crudele che poteva essere ideato perché colpisce lo status di una persona, avrebbe infatti visto la possibilità di votare alcuni emendamenti con il voto segreto, non controllabile dai capibastone.
Con la questione di fiducia vedremo sfilare uno per uno e chiamati per nome tutti i senatori a ratificare una legge che non amministra il fenomeno dell'immigrazione, ma che crea criminalità, che vede nella repressione l'unica strada ipocrita e discrezionale di governo, che vede nel sistema giudiziario e carcerario (già al collasso e a rischio di esplosione) l'unica soluzione.
Sarà più difficile per i senatori di maggioranza esprimersi secondo coscienza e svolgere il proprio incarico come previsto dalla Costituzione, ossia senza vincolo di mandato.
La fiducia chiesta oggi, tuttavia, non e' su un decreto, ma su un disegno di legge (che infatti sarà ridotto a tre articoli). Per questo mi sento di rivolgere un accorato appello ai senatori di maggioranza a votare secondo la propria coscienza onorando la Costituzione e il rispetto dei diritti umani.
A questo indirizzo le proposte emendative
della delegazione radicale al provvedimento
Donatella Poretti