In occasione della Giornata Mondiale del Naturismo (prima domenica di giugno) ci appelliamo al ministro del Turismo affinché si faccia carico di regolamentare e disciplinare il naturismo anche in Italia, come già fatto da molti Paesi in Europa e nel mondo.
Nel nostro Paese la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha di fatto reso legittimo il naturismo nei luoghi in cui è consuetudine, ritenendo penalmente irrilevante il nudo integrale se praticato in spiagge appartate, frequentate da soli naturisti, aggiungendo perfino che può considerarsi espressione della libertà individuale o derivare da convinzioni salutiste.
Ma esiste anche l’articolo 726 del codice penale, che punisce con sanzioni amministrative pecuniarie «chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti contrari alla pubblica decenza». Una definizione vaga che dà adito a fraintendimenti e che ha portato in alcuni casi ad interventi delle forze dell'ordine, e anche da qualche giudice di merito, così come puntualmente registrato dalle cronache estive.
La punibilità penale della pratica del naturismo non è in linea con i principi di un moderno diritto penale del fatto: manca quella offensività del bene giuridico tutelato, caposaldo di un sistema penale garantista e liberale. Con i senatori Marco Perduca, Anna Maria Carloni, Roberto Della Seta, Roberto Di Giovan Paolo, Vidmer Mercatali, Umberto Veronesi ho depositato un disegno di legge per la “Depenalizzazione e legalizzazione della pratica del naturismo”.
Qualche dato FENAIT (federazione naturista italiana): gli iscritti all'INF/FNI (federazione internazionale del naturismo presente in 32 Paesi) sono circa 250.000; gli italiani che praticano il naturismo in Italia e/o all'estero sono oltre 500.000; le persone che praticano il naturismo in Europa senza essere iscritte ad un'associazione naturista sono circa 20 milioni; negli Usa circa 40 milioni. In Europa ci sono circa 600 strutture naturiste (campeggi e villaggi turistici) e numerosissime spiagge (oltre 230 solo in Spagna, 160 in Francia, ma anche Croazia e Grecia sono molto attrezzate e frequentate).
Solo considerando europei e statunitensi si arriva alla cifra di 60 milioni di persone, molti dei quali in estate potrebbero essere interessati a venire in Italia per vacanza al mare e nei laghi, anche solo immaginando una vacanza da mille euro si arriva facilmente ad un indotto di 60 miliardi di euro!
Donatella Poretti