Ancora una volta dobbiamo registrare come la relazione annuale al Parlamento sullo stato di applicazione della legge 194 in materia di aborto, non venga consegnata nei tempi previsti dalla legge.
L'articolo 16 della legge prevede che entro il mese di febbraio i ministeri della Salute e quello della Giustizia, per quanto di loro competenza, facciano il punto sullo stato di attuazione. In barba alle scadenze previste dalla legge il ministero della Salute ha adottato la prassi di consegnare la relazione in autunno; solo l'anno scorso come eccezione alla regola, il ministro Livia Turco la consegnò in primavera.
Mentre, insieme al senatore Marco Perduca, sollecito con una interrogazione il ministero del Lavoro, Politiche Sociali e Salute al rispetto della legge, registriamo che il ministero della Giustizia ha già consegnato la sua relazione da cui emergono dati interessanti.
Nella relazione presentata al Senato risulta che nel 2008 i procedimenti penali iscritti nelle Procure siano 173 (erano 84 nel 1995) e 302 le persone iscritte (erano 145 nel 1995). I procedimenti per aborto clandestino sono 57 e 103 le persone iscritte. Sempre nell'anno 2008 la percentuale degli stranieri sul totale delle persone iscritte presso le Procure è stata del 34,5%, gli iscritti per reato di aborto clandestino sono il 45,3%.
La relazione evidenzia che si tratta di un dato percentuale molto alto se paragonato ad una presenza di popolazione straniera del 6,5% al primo gennaio 2009 rispetto al totale dei residenti in Italia.
Se questa è la situazione, mi auguro che questo documento serva alla Camera dei Deputati perché venga eliminata la norma del ddl sicurezza 733 in cui si prevede che i medici denuncino gli immigrati irregolari: gli aborti illegali sono molto praticati dalle immigrate clandestine, ma per ora in quantità ancora sotto controllo che però potrebbe esplodere a fronte della denuncia di clandestinità... con buona pace della salute delle donne e dell'equilibrio sanitario in generale.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione