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Carlo Forin: Recuperar la pausa per tornar cittadini. Primarie e PD
27 Febbraio 2009
 

L’articolo di Piero Cappelli, che riflette nella ‘repubblica’ di Firenze, rimbalza in questa landa della Serenissima: il rinnovamento che ha descritto è una rondine?

Come potrebbe ‘far primavera’?

Lì ha vinto il torneo elettorale un cavaliere privo dello scudo di un immortale!

Basterebbe che ogni altro cittadino, senza eccezioni, amasse la normalità e preferisse la pausa dopo di essersi candidato in una istituzione con successo, e saremmo normali.

Ovvero: le istituzioni repubblicane in una repubblica democratica mantengono i loro caratteri popolari se vengono amministrate da cittadini che tornano ad esser cittadini normali dopo un periodo minimo di assenza dalla normalità; altrimenti li perdono.

Allora, questo significa che l’amore per la normalità non è diffuso, purtroppo, se è vero che far politica oggi vuol dire iscriversi in una corporazione per battersi con le insegne di un immortale. A Firenze hanno perduto le insegne degli immortali ed ha prevalso un ‘irregolare’?

 

Che cosa significa? Che Firenze ha il segno del giglio perché questa volta ha distinto bene i Bianchi dai Neri, ricordando che ogni bianco scolora in grigio per diventar nero se non attraversa una pausa opportuna di pulizia per tornar tra il popolo sovrano.

Amar la normalità significa amare il comportamento di Cincinnato, che tornò ad arar la terra dopo di aver esercitato la dittatura in Roma.

Significa, come cittadini, saper che un’eccezione così entra in memoria e vi resta per millenni, perché l’alternativa normale dopo questo comportamento, senza la pausa dal pubblico, fa nascere un re e morire la dignità di cittadini.

Significa voler essere cittadini prima di tutto!

 

Ognuno sa che c’è un tempo per imparare come si amministrano le cose di tutti, un tempo per fare il bene comune ed un tempo per tornar via dalla responsabilità pubblica per riflettere e vivere come cittadino normale.

Nelle nostre istituzioni repubblicane abbiamo perduto il dono della pausa!

È diventato normale chi fa politica a vita!

Sta forse diventando normale aspettare l’uomo della Provvidenza, quello che mette a posto le cose definitivamente?

 

Questo io rifletto dove governa per la quarta volta le terre della Repubblica Serenissima lo stesso Governatore, dove amministra per la terza volta Treviso un Sindaco ombra, dove corre voce che candideranno nel torneo della Comunità Europea un Sindaco di Lega che non ama la pausa.

 

Carlo Forin


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