Non ci sono più dubbi che il nostro sia un Paese occupato da clericali, ipocriti e illiberali. Occupanti che continuano in molti casi a definirsi laici, ma che manifestano solo paura verso l’applicazione dei principi costituzionali che riguardano l’autodeterminazione di ogni cittadino italiano. Occupanti che sequestrano corpi e che sono determinati nel confondere anche le coscienze con il fuoco di una certa (dis)informazione tutta volta a mettere in dubbio la volontà personale di Eluana Englaro, riconosciuta dopo una lunga battaglia civile offerta a tutti noi da papà Beppino.
Occupanti che seguendo le indicazioni antireligiose del Vaticano, hanno osteggiato con ogni mezzo chi ha osato pubblicamente chiedere ciò che solo nella clandestinità può essere consentito.
Personalmente non avevo più bisogno di ulteriore conferme di questo grave stato di cose dopo aver conosciuto Giovanni Nuvoli e la sua battaglia per veder riconosciuto un suo fondamentale diritto, la sospensione della terapia respiratoria artificiale. In quella occasione furono la Procura di Sassari e i carabinieri ad impedire il rispetto della sua lucida volontà, ma che si fermarono di fronte all’atto estremo a cui Giovanni Nuvoli volle ricorrere: il rifiuto dell’alimentazione e della idratazione artificiali. Ecco, dovremmo riflettere di fronte a quel precedente, dovremmo cercare di comprendere come ala base del decreto che il governo oggi ha voluto emanare, vi sia una pretesa assoluta di controllo sull’individuo, senza neanche un briciolo di misericordia cristiana, così come è stata evocata in questi giorni dal vescovo Casale.
Eravamo da bambini abituati a vedere sulla cartina geografica lo Stato della Città del Vaticano come una piccola area gialla all’interno della Capitale. Oggi tutta l’Italia appare colorata di giallo, ma rimane un puntino tricolore e con le stelle europee sul colle del Qurinale che è fonte di speranza per la resistenza da compiere. Grazie al Presidente Napolitano.
Tommaso Ciacca
della Direzione nazionale dell’Associazione Luca Coscioni
(da Notizie radicali, 9 febbraio 2009)