Non ci volevo entrare, perché sapevo che mi avrebbe recato soltanto tristezza. Un po’ come il vecchio cinema Sempione trasformato in profumeria, un po’ come lo scoglio d’Orlando che non c’è più, un po’ come la spiaggia di Salivoli erosa dai venti, un po’ come l’inutile porto turistico davanti al balcone di casa. Eppure l’ho fatto. Sarà perché i libri conservano un fascino antico, pure se sono da ipermercato, sarà perché non avevo niente di meglio da fare, sarà perché al cinema davano il solito film inguardabile, quello che va tanto di moda perché ne parla sempre la tivù. E allora mi sono reso conto che a Piombino abbiamo una Libreria Coop, un mostro dentro al mostro che ucciderà le piccole librerie mandate avanti da librai appassionati che scelgono con cura i libri, magari pure nei cataloghi delle case editrici minori.
La Libreria Coop di Piombino è un supermercato del libro, attento alla vendibilità del prodotto, all’effetto copertina, al grande marchio editoriale. Non mancano i best-seller esposti in primo piano, ma se cercate il piccolo editore non lo troverete, forse neppure il medio, ché di Stampa Alternativa ho visto soltanto i volumi a fumetti di Jacovitti. Una commessa della libreria sente il mio commento a voce alta e ribatte che non è vero, loro sono una libreria aperta alle piccole realtà, vogliono collaborare con i piccoli editori. Non le rispondo, visto che non mi ha riconosciuto non le dico che sono un piccolo editore e pure un modesto scrittore, ma di libri miei là dentro non ne ho visti neppure uno.
E pensare che se vado a Livorno alla Gaia Scienza trovo libri delle Edizioni Il Foglio e cose pubblicate o tradotte da Gordiano Lupi per Mursia, Mediane, Olimpia e Stampa Alternativa, ma pure se faccio un salto a Firenze o a Roma, in una qualsiasi Libreria Feltrinelli. A Piombino no. Magari è giusto così e sono io che non comprendo. Magari il futuro è nel film e nel libro di Natale. E allora apriamo ipermercati del libro a più non posso per vendere best-seller e noi piccoli rifugiamoci nelle riserve indiane, su internet, nelle fiere della microeditoria. Tanto siamo una razza in estinzione. Non dureremo molto…
Gordiano Lupi
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