Personalmente sono credente, ma sinceramente non ne posso veramente più di Ratzinger. E mi complimento con Valter Vecellio (Notizie radicali, 7 ottobre) per aver avuto il coraggio di dire una semplice verità che nessuno, in quest'epoca di ipocriti baciapile, “atei devoti”, politici incapaci di difendere il sacrosanto principio della laicità dello Stato ha mai osato dire: Ratzinger fa affermazioni non solo reazionarie, ma di una banalità sconcertante. Certe volte viene da chiedersi se viva su Marte, è completamente avulso dalla realtà. Quanto poi al recente intervento sulla contraccezione e sulla finalità procreativa del matrimonio, che dire... Saprete certamente che le posizioni dei padri conciliari erano più aperte alla discussione, ed ultimamente è venuto alla luce un documento sulla “procreazione responsabile” di cui Paolo VI volutamente non tenne conto nell'enciclica Humanae Vitae. Si tratta di un documento che avrebbe potuto aprire finalmente un serio dibattito, anche all'interno della Chiesa, sulla contraccezione.
Ad ogni modo, se le gerarchie credono, attraverso l'uso politico della religione, di rafforzare la posizione della Chiesa, credo che facciano dei calcoli completamente sbagliati. Intanto, quest'anno un consistente numero di cittadini non ha più destinato l'8 per mille alla Chiesa Cattolica (io da tre anni lo destino alla Chiesa Valdese); in secondo luogo una parte dell'associazionismo cattolico sta diventando sempre più insofferente verso questo pontificato e le sue scelte. Si sta creando una frattura latente tra due parti del mondo cattolico - prima o poi essa emergerà con tutta evidenza, è solo questione di tempo. Se Giovanni XXXIII aveva invitato la Chiesa a confrontarsi con la modernità, Ratzinger la sta trasformando proprio in quel “museo di antiquariato” che Roncalli voleva evitare che diventasse. Una Chiesa senz'anima, un'istituzione pienamente “secolarizzata” (alla faccia delle prediche) perché completamente immersa nella difesa dei suoi interessi materiali. Che tristezza!
Danila Celant
(da Notizie radicali, 8 ottobre 2008)
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