Yoani Sánchez è una giornalista “dissidente” cubana, lavora nella redazione telematica del portale Desde Cuba, rivista indipendente ostacolata dal regime. Il suo blog, cui si può accedere solo dal di fuori dell'isola perché vietato e oscurato dal regime, informa il resto del mondo su ciò che accade a Cuba e sulle contraddizioni del regime dei fratelli Castro. Nel 2004 ha fondato insieme a un gruppo la rivista di cultura e dibattito Consenso. Ma la sua lotta contro il regime cubano la espone quotidianamente a grandi pericoli. La scorsa primavera il quotidiano spagnolo El Pais le ha attribuito il Premio “Ortega y Gasset” per il giornalismo digitale, ma lei non ha potuto recarsi in Spagna per poterlo personalmente ritirare, perché dal governo cubano è stato negato il permesso d'espatrio.
Nel prossimo ottobre è stata invitata a parlare in Italia: la rivista Internazionale avrebbe inserito un suo intervento nella manifestazione che si terrà a Ferrara nel primo fine settimana di ottobre, mentre le Edizioni Il Foglio Letterario l'avrebbero fatta parlare durante il “Pisa Book Festival” (10 - 12 ottobre) e successivamente a Piombino, nel corso dell'iniziativa “Ottobre Piovono Libri”. Tutto annullato. Per la seconda volta in un anno, la blogger “ribelle” si è vista negare il permesso di uscita, la famigerata carta blanca che Mariela Castro diceva di voler abolire. È chiaro che la Sanchez viene trattenuta a Cuba perché considerata pericolosa in quanto in grado di riferire sul regime che ancora è in auge.
Insieme al sen. Marco Perduca abbiamo deciso di rivolgere un'interrogazione al ministro degli Affari Esteri, per sapere se, tramite le Ambasciate, sia possibile acquisire informazioni sulle motivazioni che hanno portato a respingere alla Yoani Sánchez per ben due volte la richiesta di visto di uscita da Cuba, e se il Governo intenda intervenire per permetterle di venire in Italia e di partecipare alle conferenze che richiedono anche la sua presenza.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione