Le elezioni sono andate decisamente bene. Non mi riferisco in questo caso alla vittoria del Popolo della Libertà e della Lega, che riporterà Berlusconi a Palazzo Chigi. Mi riferisco all'esito che il voto ha avuto sul sistema politico nel suo complesso: una semplificazione poderosa che avvicina l'Italia alle altre grandi democrazie occidentali.
Ricordate cosa si diceva prima del voto: “Berlusconi è un irresponsabile, votare con questa legge elettorale è inutile, il paese ripiomberà nel caos”. E invece, come del resto il Cavaliere aveva vaticinato, è accaduto il contrario: maggioranza solidissima tanto alla Camera che al Senato. Morale: un sistema politico/istituzionale efficiente si basa su una buona legge elettorale, ma questo non basta se non si accompagna ad un utilizzo disciplinato e non opportunistico della stessa. Se così non fosse tanto il sistema britannico che tedesco darebbero pessimi risultati in termini di stabilità.
Per la prima volta dal '94 i partiti italiani - per scelta o necessità - si sono imposti una autodisciplina nell'uso della Legge elettorale e il biasimato “porcellum” ha dato esiti eccellenti. La legge elettorale, a mio avviso, andrà comunque modificata, ma se i partiti manterranno le scelte compiute quest'anno il compito sarà assai più agevole e produttivo che in passato.
Benedetto Della Vedova
(da 'l Gazetin, maggio 2008
da oggi in edicola in Valtellina e Valchiavenna)