E poi uno non si deve incazzare, eh? Succede che, per farmi rodere il fegato, apro la pagina di Repubblica (3 maggio 2008) e leggo almeno i titoli per sapere se il regime/una bomba qualche tragedia mi colpirà durante la giornata.
E succede che leggo articoli come questo e vengo sopraffatta dal vomito.
No, perché voi avete tanto, troppo, ripetuto la storia che Beppe Grillo direbbe peste e corna sulla stampa perché, mah, vuole diventare giornalista col suo blog. Come se ne avesse bisogno, d'altra parte.
In questo articolo indecente e anti-democratico viene ammonito Santoro per avere fatto vedere il video integrale di una parte del V day tenuto a Torino il 25 di aprile.
Ora, io non sono stata al V day e non ho firmato per diversi motivi che ora non sono importanti. Al solito, stimo Beppe Grillo perché agisce invece di dire solo un serie infinita di ovvietà e invece di lamentarsi come usa fare l'italiano medio – come tali siete voi che leggete ed io che scrivo, probabilmente.
Bene, detto questo quello che mi fa disgustare e irritare è che non solo la stampa e i tg non abbiano parlato assolutamente del V day, se non per sminuirlo e renderlo quasi una rivoluzione ridicola di quattro idioti in piazza (che poi gli idioti abbiano raggiunto il milione di firme, questo è un particolare poco saliente, a quanto pare) ma anche che un giornalista, quale è Santoro, come si permette di mostrare ciò che è successo in una piazza d'Italia – e manifestare è cosa ancora democratica – ecco che viene ammonito.
Ammonito perché Grillo si permette di insultare Napolitano che, se non volesse essere insultato, potrebbe semplicemente comportarsi da Presidente della Repubblica costruttivo e intelligente. Invece, da quando ha raggiunto la carica, ha solo pronunciato una serie di vergognose opinioni intollerabili.
Direi che gli insulti sono ben meritati.
Bene, l'articolo riporta le parole di Petruccioli che meritano talmente da essere ricopiate anche qui:
«Per la mia funzione e personalmente faccio ammenda e prendo impegno, nell'ambito delle mie responsabilità, a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi». Queste le prime parole del presidente della Rai. «Ieri sera» prosegue «Michele Santoro ha di nuovo messo il servizio pubblico radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale ha rivolto insulti inconcepibili al Presidente della Repubblica, oltreché a una personalità universalmente stimata come il professor Umberto Veronesi». Conseguenza: «Il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al servizio pubblico da questi episodi sono incalcolabili», visto «l'appalto, di fatto, della tv pubblica a terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente. Chi è responsabile di un programma non lo è solo per quanto dice personalmente, ma per tutto quel che avviene, non ci sono zone franche».
Strana idea della vergogna.
Infatti la cosa più grave di tutta questa puntata di “Anno Zero” sono gli insulti di Sgarbi mostrati, su Repubblica, quasi come un'uscita folkloristica e divertente del nostro ministro della cultura (o della coltura, dovrei dire?). Sgarbi, infatti ha insultato e interrotto ripetutamente Marco Travaglio occupato a parlare di giornalismo.
Guardate il video voi, ho poco da aggiungere. Sul mio Blog. E l'ho preso da YouTube.
Questi sono insulti inconcepibili, che recano danni, umiliazione e vergogna.
A me fa ribrezzo una televisione ed un giornalismo in cui viene permesso di urlare, sbraitare, insultare senza nemmeno ricevere un'ammonizione, anzi divertendosi osservando certi turpiloqui. Marco Travaglio, checché ne pensiate, è uno dei pochi giornalisti obiettivi, informati e senza peli sulla lingua che abbiamo in Italia. Dovrebbero essere preservati certi individui e ostracizzati quelli incapaci di dialogare.
Non trovo intollerabili gli insulti al presidente della Repubblica, soprattutto se penso che la televisione non dovrebbe essere influenzata minimamente dalla politica.
Ma non solo. Dovremmo smetterla di pensare che questi personaggi presenti nella politica siano intoccabili perché fanno della politica un mestiere. Dovreste smetterla di dire cose banali come “Beppe Grillo sta perdendo di credibilità” quando guardate giornalmente trasmissioni del genere in cui i politici comandano senza alcun limite. Dovreste smetterla perché Grillo, incongruente, irruente e quant'altro, comunque FA. Mentre voi avete dato il voto a questi personaggi che non desiderano altro che zittire chiunque abbia un minimo di cognizione sulle cose che capitano.
Non per niente Santoro e Travaglio probabilmente non saranno più in televisione, a breve il cda infatti prenderà i suoi provvedimenti.
Non perché Sgarbi si è permesso di usare un linguaggio da strada contro un giornalista che cercava di fare il suo mestiere ma perché un giornalista si è permesso di mostrare una manifestazione di piazza in cui venivano gridati i malcontenti che molti di noi si portano dentro.
Napolitano è lo stesso che ha detto che le manifestazioni di piazza non sono il sale della democrazia, lo stesso che se ne è lavato le mani delle litigate anche non politicamente corrette tra politici che invece di pensare ai cittadini pensano alla loro futura/presente candidatura.
E mi vergogno di leggere che Sgarbi ha tenuto un j'accuse, come se avesse fatto uscire da quella bocca dei dati, dei fatti oltre al sei un testa di cazzo o persona di merda quale sei tu.
Se questo è il giornalismo e la televisione che volete, continuate a dire che Beppe Grillo sta perdendo di credibilità. Però mi sembra che siate abituati a politici e a uomini di spettacolo ridotti a ministri che non solo non hanno credibilità alcuna ma fanno anche ribrezzo per le poche qualità oratorie di cui sono provvisti.
Questo è un “J'accuse”. Altro che Sgarbi.
Alice Suella
http://alicesu.splinder.com