Che cos’è un percorso, una marcia sul territorio se non una linea tracciata su foglio?
La rabdomantica capacità di tramutare in linea su carta il racconto di chi ha marciato è determinata da una medesima tenacia e fatica, persistenza e allenamento da parte dell’artista che lo ascolta. Non si deve demordere, è necessario tenere il passo, guardare le pietre che ostacolano il percorso, i baratri al di là degli alberi, gli anfratti per posare il piede, le vie più sicure, il disegno complessivo necessario per giungere alla meta: il percorso agognato sarà conquistato solo dopo aver mostrato il foglio, la mappa che contiene le traccia dell’esperienza compiuta, passo dopo passo, e che è testimonianza del sentiero percorso con l’immaginazione.
È percorso che amplifica paesaggio, che reiterandosi, come frattale dispiegamento o spiegazzamento, traccia lo sviluppo orografico del territorio guardato e interiorizzato.
La strenue replica delle linee, che conservano piccolissimi scarti, tenui oscillazioni, incertezze subito corrette, traccia infatti un’inflessibile andamento orografico, quasi una imperiosa affermazione sull’esistenza di quel che si è ascoltato, visto e sentito durante la fase di registrazione.
In altri fogli, linee meditabonde e vaghe, tremule e sensibilissime s’incrociano attraversando un territorio che esiste solo in virtù di esse. Potrebbero essere corsi d’acqua o variazioni di pendenza, linee diversificate soltanto dallo spessore della punta che le traccia e dal colore.
La marcia sarà stata così il simbolo di un’appropriazione condotta coi mezzi dell’arte, con cui da anni la Lavaillante ci va regalando splendide opere, offerte alla bellezza e al pensiero, al sentimento e alla storia. Poiché il suo disegno è atto complesso e completo che ingloba ogni componente umana. E’, al fine, la marcia di tutti noi, che abbiamo imparato attraverso l’artista ad utilizzare le esperienze culturali depositate nella tradizione fatte rivivere con immaginaria restituzione.
Rosa Pierno
NOTA BIOGRAFICA
Renée Lavaillante vive e lavora a Montréal (Québec) e si dedica alla pratica del disegno dal 1985: singoli disegni, installazioni, libri. Ha presentato varie mostre personali e partecipato a collettive in Canada, Francia, Gran Bretagna, Korea ed Italia. Le sue opera fanno parte di collezioni pubbliche e private.