Come già sapete, nel 2005 mi sono personalmente costituita parte civile nel procedimento a Monaco di Baviera, riguardante la strage degli ufficiali italiani, tra cui era mio padre Francesco De Negri, compiuta dai tedeschi, alla 'Casetta Rossa', a Cefalonia, il 24 settembre 1943.
Nel settembre 2006, poi, ho fatto ricorso contro l'ordinanza del PM August Stern il quale, archiviando il procedimento, definiva i soldati della Divisione “Acqui” «traditori», quindi non «normali prigionieri di guerra», ma assimilabili ai disertori tedeschi, per cui passibili di fucilazione.
Tra i miei scopi, forse il principale, era quello di tentare di far aprire, in Italia, presso la Procura Militare della Repubblica di Roma, l'unica competente in materia, un procedimento per lo stesso reato.
Lunedì 8 ottobre 2007, insieme a Paola Fioretti, figlia del Tenente Colonnello Giovanni Battista Fioretti, Capo di Stato Maggiore, anch'egli trucidato a Cefalonia, ho firmato e spedito alla Procura Militare della Repubblica di Roma, l'esposto di cui allego il testo. >> QUI (file PDF)
Il fascicolo n. 1188, nel c.d. “armadio della vergogna” riguardava Cefalonia.
Chiedo a tutti voi, tutti, indistintamente, che ricevete questo messaggio, nel caso riteniate che io abbia fatto “la cosa giusta”, di scrivermelo esplicitamente, o al mio indirizzo email, privato (marcella.denegri @gmail.com), o, meglio, lasciando un commento in calce a questa nota.
Ho bisogno, in questa mia ultima iniziativa, di un grande sostegno, da parte di tutti.
GRAZIE!
Marcella De Negri