Se continueranno a confermarsi le notizie date dall’ex Presidente spagnolo Aznar nel suo diario, secondo le quali il 23 febbraio 2003 il Presidente Bush – al corrente della di già probabile accettazione da parte di Saddam di un suo esilio “accompagnato” da un miliardo di dollari – dichiarava di preferire di “sbarazzarsi” in altro modo (con un assassinio o con la guerra), spero il Presidente statunitense venga quantomeno cacciato dalla Casa Bianca con un procedimento di impeachment.
Vorrei intanto annotare che se quel 23 febbraio Aznar ebbe da Bush quella conferma e quella risposta, mi parrebbe francamente improbabile che il Presidente del Consiglio Berlusconi non ne fosse poi messo al corrente dai due suoi grandi amici di Madrid e di Washington.
La cosa sarebbe tanto più grave se si ricorda che, proprio in quei giorni, il solo Parlamento italiano, al mondo, era investito della nostra campagna “Iraq libero come unica alternativa alla guerra” e con la campagna quotidiana durata tre mesi, con l’adesione della maggioranza assoluta dei Deputati e dei Senatori italiani, con adesioni che giungevano via internet da oltre 130 paesi, con sostegni e mobilitazioni di premi Nobel e di personalità internazionali in ogni Regione del mondo, ed un voto esplicito della Camera dei Deputati italiana, sostenuto purtroppo, allora, dal solo Direttore de l’Unità, Furio Colombo.
Conferme stanno giungendo da molti; e vorrei ricordare che già da due anni notizie ufficiose in tal senso erano comparse sulla stampa statunitense, rilanciate dai nostri siti radicali e da Radio Radicale.
Allora leaders dell’opposizione, oltre che il Presidente del Consiglio, furono però concordi di reagire dichiarando: “certo l’idea di Pannella sarebbe ottima non fosse che Saddam non è certamente d’accordo!”.
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Marco Pannella
(www.radicalparty.org, 28/09/2007)