I dati forniti da Formigoni non convincono. E comunque non spetta a lui dare questi numeri. Solo una commissione di indagine bipartisan nominata dal Consiglio può farsi carico di chiarire i costi della politica sostenuti dalla Regione Lombardia.
Noi socialisti chiediamo ai tutti i consiglieri di appoggiare questa proposta. Rivolgiamo un appello ai consiglieri di buona volontà. Inutile criticare senza avere i dati in mano.
Il modo migliore per battere la demagogia, come sostiene Formigoni, è rendere pubblici i dati nella massima trasparenza.
Non escludo che la Regione Lombardia possa essere tra le regioni più virtuose del paese, ciò non toglie che con l’arrivo della seconda repubblica, che ha coinciso con l’arrivo di Roberto Formigoni (foto) e con l’elezione diretta del Presidente, i costi siano cresciuti in modo sproporzionato all’attività svolta.
La Regione Lombardia deve dare il buon esempio, deve fare da battistrada, perché questo esempio sia ripetuto da altre istituzioni. Deve nominare una commissione di indagine del Consiglio per fare l’analisi vera dei costi, che sono soprattutto costi di giunta e dell’esecutivo. Elefantiasi della presidenza, costi di managers e di consulenti che sono andati a sovrapporsi alla normale burocrazia interna. Costi nella gestione degli enti e delle società regionali, costi esorbitanti per gli emolumenti degli amministratori, che a loro volta hanno gemmato centinaia e centinaia di altre società, la cui utilità per alcune di queste non è sicura.
Spetta alla commissione che proponiamo capire se i costi sono in aumento rispetto a quelli del passato, anche in ragione del fatto che per molte materie la Regione ha delegato tante sue competenze e funzioni alle Province.
Roberto Biscardini