La nuova edizione del Gazetin giunge fresca e frizzante «in questa quasi estate senza primavera, soprattutto in senso metaforico...», per riprendere l'incipit della nota politica di Nemo che si sofferma – come fa, ma con altri umori, anche la lettera di un lettore – sull'avviato processo di costituzione del Partito democratico. Ma la freschezza nostra, il refrigerio, viene dal bel “reportage siberiano” di Gianmario Bonfadini, annunciato dalla copertina, che dalla... transiberiana del web (e non vi sembri eccessiva la metafora per il sempre più potente veloce portentoso Tellusfolio) arriva direttamente sulle pagine del mensile. «...Ho trovato il giornale in edicola» commenterà l'autore l'indomani. «Una bella sorpresa perché tutto sommato avere l'articolo su carta e con una bella copertina fa decisamente un altro effetto; c'è l'idea di una cosa che resta».
E a restare negli annali del “giornale indipendente di cronaca civile” sarà anche l'emblematica denuncia, vergata in forma letteraria (lungo un solco non nuovo per il Gazetin, sul quale già altri hanno iniziato e coltivato il genere) dal giovane scrittore Luciano Canova, di quanto singolarmente accade in quel di Sondrio, dove l'Amministrazione comunale finanzia un prestigioso Istituto di credito – esattamente così, non il contrario! – dando origine, come ironizza l'occhiello di copertina, a una sorta di società in nome collettivo tra il Sindaco Bianchini e il Presidente Melazzini.
La nota sul “Family day”, a commento e compendio di una strana primavera politica che tanto ha impegnato pagine di giornali e trasmissioni televisive, è affidata a Benedetto Della Vedova che, con le sue abituali concisione e chiarezza, confuta i difensori della “famiglia naturale”.
I vasi comunicanti carta-web consentono ancora di offrire ai lettori del Gazetin la presentazione, a cura del giornalista scrittore editore Gordiano Lupi, dell'intervista rilasciata a inizio mese a una rivista latinoamericana da Caneck Sánchez Guevara (nipote del mitico “Che”) e, sempre sulla condizione della Cuba di oggi, gli appunti sulla Conferenza internazionale tenutasi a Roma il 15 maggio per iniziativa del Partito radicale nonviolento.
Infine, a grande richiesta, viene traslata su carta la novella “Spinus e la palombella” di Vanna Mottarelli che ha inaugurato e dato il nome, su Tellusfolio, a una rubrica dove – oltre alle altre belle 'storie vere' della curatrice – vengono archiviati e proposti on line i contributi della LEAL (Lega antivivisezionista) di Sondrio, mensilmente pubblicati su carta (l'azione per la salvezza del macaco Felix su quest'edizione), nonché le notizie e le iniziative di molti altri “amici degli animali”, a partire dai parlamentari della Rosa nel Pugno, attivissimi anche in questo campo, Donatella Poretti e Bruno Mellano. Dal periodico su carta viene così aperta una nuova porta d'ingresso al giornale web (nell'occasione viene infatti rivolto l'invito a inviare storie e racconti) e, da questo, aperta una finestra di visibilità e fruizione ben oltre i confini provinciali raggiungibili dalla rivista e dalla quale può entrare dell'aria fresca.
Non mancano, sul numero in distribuzione, né la tradizionale fedele cronaca degli eventi locali, né le consuete seguitissime rubriche. Troviamo infatti il pezzo di Paola Mara De Maestri su “CollExpo”, la rassegna di collezionismo e modellismo tenutasi al polo fieristico di Morbegno in aprile, e la presentazione a cura del Centro studi storici valchiavennaschi della visita a Vho, alla misteriosa Scribàita e ai ruderi del Misciöo, in programma per questo fine settimana. “Itaca” ci presenta i non-luoghi di ferro e di aria, mentre in “Zone d'Ombra” l'inchiesta di Nicola Mattarucchi sul mondo musicale ci fa questo mese conoscere gli Arabidopsis. Due le proposte di lettura: l'ultimo libro di Marco Travaglio, La scomparsa dei fatti, per un approfondimento del mestiere del giornalista, quella che ci fa Annagloria Del Piano e la memoria di un aviatore morbegnese caduto in Finlandia durante la seconda guerra mondiale, Gli aquiloni non volano più, propostaci da Arrigo Giovanni Zecca. La seconda pagina di storia che Luigi Fistolera risfoglia per noi, dopo la strage di Cefalonia con la quale ha inaugurato la rubrica, è quella della guerra civile spagnola, suggeritagli dalla mostra su Picasso tenutasi in provincia.
Buona lettura e... buona navigazione, dunque!
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