L’idea che suggerisce il discorso amoroso sarebbe quella di parlare d’amore. Che sembra cosa semplice. Ed invece parlare o scrivere d’amore non è così semplice, proprio perché tanti ne parlano e scrivono, leggono e cantano; il rischio è la banalità o la retorica, dire cose già dette, scontate o farne panna montata. Scrivere d’amore diventa allora la cosa più difficile del mondo, lo sviluppo d’un'equazione a tutto tondo, vuol dire parlare di vita, di uomini e donne, del cerchio vitruviano, dell’umano.
Si dice che l’amore è il motore di ogni cosa. Ed è vero. Ma non è vero solo per l’amore di coppia o sessuale. Pensiamo all’amore come evoluzione della parola interesse ed adattiamo il concetto: nulla si muove se non per interesse. L’interesse non è altro che il grado precedente dell’amore.
Chi si affanna con grande energia nel lavoro o in politica lo fa per interesse dei soldi, del potere. Se questo interesse deborda e assorbe tutto, allora diventa l’unico amore. Chi s’impegna nel sociale o nel religioso lo fa per amore dei simili o del soprannaturale. Prima o poi s’incontra una donna - o uomo - si prova interesse, si frequenta, si ama. Così in ogni cosa della vita. Anche scrivere è amore, si usano le parole, si prova piacere ad usarle, si studiano, decompongono, ricompongono, diventano oggetto d’amore, si scrive. Ecco che abbiamo fatto entrare l’amore nella scelta di scrivere e riusciamo pure a trasfonderlo in quella di scriverne. Perché sono qui? Perché amo scrivere e scrivere d’amore è scrivere di vita.
Cioè aver composto in un’unica azione l’equazione che mi fa vivere.
Love is anterior to Life
Posterior to Death
Initial of Creation, and
The Exponent of Earth
Emily Dickinson
Alivento
BREVE POSTFAZIONE CON SITOGRAFIA
Cari lettori-navigatori, avete appena letto Alivento che inaugura "Discorso amoroso". Alivento, nel dispiegamento plurale della sezione, avrà un ruolo importante, per la presenza continua dei suo contributi e per il raccordo e la programmazione degli argomenti. Scrivere sul web diventa più facile e creativo se un'autrice ci sta come il polline nell'aria primaverile. È il caso di Alivento, che si propone esclusivamente con questo nom de plume, e che come biglietto da visita per Tellusfolio mi ha affidato le sue presenze sul web da me, amorevolmente?, posso dirlo?, trascritte:
«Scrivo sul web dal 2003 ho tenuto tre blog, via via chiusi fino all'attuale ancora aperto a questo indirizzo
http://marombra.blogspot.com
collaboro con la rivista/blog Erodiade,
sono moderator del progetto lettura su oboesommerso
sono resa coautrice in una dozzina di blog su splinder
www.splinder.com/profile/alivento/blogs
questo l'indirizzo del mio profilo dove si leggono tutti i link dei blog».
Concludo questa breve nota affidandomi ad un lettore interessato da Discorso amoroso che è stato tanto gentile da mandarmi una e-mail discretamente didascalica, e mi riferisco al mio conterraneo Paolo Mugnaini:
(...) L’amore è facile. Semplice. Anche raccontarlo. Non voglio abbonarmi alla rubrica dei “Cuori solitari” ma nemmeno alle dispense universitarie! Fate partecipare chi legge. I dediti al diario episodico. Aspiranti poeti. Gli amanti. Gli innamorati. Chi festeggia le nozze d’oro e d’argento. Gli studenti. Senza indovinelli. Qualcosa come in Telluserra però alla portata di tutti. Chi cura la rubrica non deve essere il banco che dà le carte. Vita e poi letteratura. Storie. Esempi. Diari veritieri. Confessioni. L’amore etero e omosessuale. Problemi di oggi. (...)
Come la penso io l'ho espresso ne Lo Scaffale di Tellus: in “Discorso amoroso in Tellusfolio. Suggerimenti per la nuova rubrica”. E lì rimando miei lettori. Informandoli che questa nuova rubrica nasce anche dal dialogo con Antonella Pizzo, con Ivana Cenci, con Marinella Galletti, con Stefano Guglielmin, con Fabiano Alborghetti e altri collaboratori di Tellus e Tellusfolio interessati a questa nuova scommessa di scrittura on line.
(Claudio Di Scalzo)
