Donna, giovane, dichiaratamente bisessuale, nata all’estero e per giunta con un cognome straniero di origine ebraica. Le note biografiche di Elena Ethel Schlein, detta Elly, sono piuttosto esplicite e indicano una persona dalle caratteristiche insolite per un politico italiano. Se a questo profilo si aggiunge che la neo segretaria del Pd è chiaramente progressista, ambientalista e femminista ecco che diventa facile immaginare come il suo incarico, accolto con scetticismo da molti, non sarà privo di difficoltà ed esente da critiche. Eppure anche in provincia di Sondrio, dove sono state quasi 1.700 le persone che si sono recate ai 16 seggi allestiti su tutto il territorio, la Schlein ha confermato il sorprendente esito nazionale delle primarie del suo partito ottenendo quasi il 68% dei voti con 1.136 preferenze contro il 32 dello sfidante Bonaccini fermo a 537.
Chi non nasconde la soddisfazione per la scelta della giovane leader sono i federalisti europei, gratificati da una delle prime affermazioni della Schlein che ha voluto ricordare tra gli altri il reporter Antonio Megalizzi, come lei convinto federalista europeo, ucciso a 29 anni per mano di un fanatico integralista islamico a Strasburgo, sede del Parlamento europeo dove la nuova segretaria del Pd è stata rappresentante del nostro Paese dal 2014 al 2019. Se la Schlein, che fu a fianco di Barack Obama nella sua elezione alla presidenza degli Usa, saprà resuscitare l’entusiasmo di tanti giovani nauseati dai vecchi metodi politici e riuscirà ad avvicinare alla militanza attiva la cosiddetta generazione Erasmus (una delle migliori invenzioni delle istituzioni europee) allora avrà già compiuto un grande passo in avanti perché i giovani hanno bisogno di qualcosa di coinvolgente e innovativo. Può esserlo proprio una rivoluzione pacifica e condivisa coi coetanei dell’Ue come la lotta per la federazione europea.
Guido Monti, responsabile
del Comitato provinciale per l’Europa di Sondrio