Venerdì , 01 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
MFE Sondrio. La battaglia delle idee
27 Marzo 2022
 

La battaglia delle idee sulla tragica vicenda russo-ucraina non è meno importante di quella che si combatte tra gli eserciti. Spiegare le ragioni che rendono necessaria l’aggregazione dell’Ucraina all’Ue significa indicare, fin d’ora, l’alternativa al disastro della guerra.

Dopo la catastrofe dei due conflitti mondiali, nella vita, nella cultura e nel comportamento dei cittadini dell’Unione europea si è affermato, da settant’anni, un principio opposto: per avere relazioni di pace tra gli stati occorre costruire delle realtà politiche condivise che possano governare la vita dei cittadini sotto il profilo socioeconomico. Sono appunto le istituzioni comuni che hanno reso impossibile la guerra tra britannici, francesi, italiani, tedeschi e via elencando, e che hanno cambiato la cultura delle giovani generazioni europee, consapevoli dell’assurdità della guerra tra i propri Paesi, a loro avviso una soluzione assolutamente improponibile. Dunque le istituzioni comuni dell’Unione europea garantiscono la pace ai propri cittadini, e per questo motivo l’Ucraina vuole aderire all’Ue entrando nell’area politica dell’Europa che regola i rapporti tra gli stati (e le diverse etnie che li compongono) sulla base delle leggi europee e non della guerra.

La bandiera europea è dunque quella della pace per gli europei che hanno scelto di condividere la loro sovranità nell’ambito dell’Unione europea, la nuova forma di statualità che consente di rendere effettiva l’interdipendenza tra i popoli, come nuova forma di relazione pacifica tra gli stati nell’era della globalizzazione dei loro rapporti. Se non si riconosce appieno il valore storico dell’unità europea si resta nella logica putiniana che giustifica l’azione militare come mezzo per recuperare ciò che la ’Santa Madre Russia’ ritiene di aver perso con la fine dell’URSS. Una narrazione secondo la quale ciò che uno vuole ottenere comporta automaticamente una perdita per qualcun altro. Con questa valutazione del ’gioco della guerra’ capita così che i vicini di casa finiscano per giudicare l’azione militare condotta dalla Russia solo in base agli interessi economici, politici e sociali che si riverberano sul proprio stato, senza distinguere neppure l’aggressore dall’aggredito.

Il processo d’integrazione europea, che si è concretizzato con l’Unione europea, narra invece un’altra storia. La diversità delle nazioni e dello loro culture e tradizioni può continuare a sussistere autonomamente grazie alle istituzioni politiche comuni: l’unità nella diversità è, non a caso, il motto dell’Ue. Quindi occorre adoperarsi concretamente perché l’Ucraina entri a far parte del territorio dell’Unione europea, dove i rapporti tra gli stati non sono più regolati dalla guerra, ma dal diritto. Proprio come diceva Kant e auspicava il Manifesto di Ventotene, che in realtà si chiamava ’Per un’Europa libera e unita’.

 

Giuseppe Enrico Brivio - segretario della sezione “Ezio Vedovelli” Valtellina-Valchiavenna del Movimento federalista europeo

Guido Monti - responsabile del Comitato provinciale per l’Europa di Sondrio


Articoli correlati

  Igor Boni. Per dire la sua nella crisi ucraina
  Mellana. Affari d’Ucraina
  Omar Santana. Le bandiere di Putin
  Mellana. Accanimento atomico
  Mellana. Trattativa
  Mellana. Zeta
  Omar Santana. Il tiro alla fune di Putin
  Olivier Dupuis. L'Ucraina siamo noi!
  Omar Santana. Ucraina
  Dino Aloi. Babbo Natale
  Garrincha. Il sogno di Putin
  Asmae Dachan. #Siria #Ucraina: le nostre lacrime non cadono per terra
  Urlo imprigionato (Merendelli – Garofalo)
  Claudia Osmetti. Un referendum può salvare l’Ucraina (e l’Europa)
  Claudia Osmetti. Putin, Occidente avvisato mezzo salvato
  Mellana. La settimana con l’elmetto
  Brivio e Monti. L’Europa assente di fronte ai conflitti in Medioriente e in Ucraina
  “Siamo Ucraina”, una poesia di Roberto Malini, un dipinto di Ivan Marchuk
  Omar Santana. Putin 1984
  Asmae Dachan. Quando bombardano gli ospedali
  La libertà degli altri
  EveryOne Group. Cinque viaggi per la vita
  Oggi a Milano e Roma: “Ucraina nell'Unione”
  Brivio e Monti. Il pacifismo non basta
  Brivio e Monti. Una riflessione sul pacifismo
  Giornata europea dei Giusti. 2022
  Archivio 68 Sondrio. Solidarietà ad Andrea Sceresini
  Laura Harth. Kiev 2014: Gli eroi non muoiono mai
  Carlo Forin. Memori di Chernobyl 26 aprile 1986
  Asmae Dachan. Il pianista di Parigi come il pianista di Yarmouk
  Guido Monti. Conflitto russo-ucraino: e ai profughi chi ci pensa?
  Carlo Forin. Prima che Trump vinca
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 4 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.5%
NO
 29.5%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy