Popolazione unita e compatta contro imperio, in opposizione a quel “dividi e comanda”, appannaggio di ogni forma di potere assoluto
L’estate sta finendo e c’è chi non s’è fatto un giorno di mare ma in compenso s’è cibato un mese di discamping ai cancelli della trafficatissima discarica di Roncigliano, tra fumi e inganni. Senza il minimo accenno alla possibilità di abbandonare la postazione. A Roncigliano sta accadendo di tutto, mentre la processione dei Tir puzzolentissimi continua a infoltirsi. Siamo a settembre e ancora nessuno spiraglio. La gente è stanca ma non demorde. Anzi si fortifica poiché ciò che non uccide rafforza. A Roncigliano si sta scrivendo una pagina di storia che non è solo locale. Che avrà il suo peso ‒ vuoi o non vuoi ‒ nello svolgimento di situazioni consimili. Roncigliano rappresenta punto focale di una battaglia in qualche modo decisiva: popolazione unita e compatta contro imperio, in opposizione a quel “dividi e comanda” appannaggio di ogni forma di potere assoluto.
A Roncigliano sono accorsi i sacerdoti a dire messa e a portare sostegno e conforto ai residenti. A Roncigliano si fa satira intelligente per controbattere a un sistema senza regole che impone la sua arbitraria legge. A Roncigliano ci si fa animo a vicenda mentre si assiste ‒ nella relativa impotenza ‒ al disfacimento di una società di burattinai e marionette e spettatori stressati avviata a ridursi a discarica.
Ma non si è ancora al punto di non ritorno. Tutto può ancora e sempre accadere finché si resta in campo, a chiedersi magari, sollevando il capo: “Che cosa sono le nuvole?”
Ah, straziante, meravigliosa bellezza del creato!
Maria Lanciotti