Il futuro è sempre di più una grossa incognita. Non si sa se si scierà, non si è sicuri di chi diventerà il quinto commissario della sanità in Calabria, forse lo stadio del San Paolo verrà intitolato a Maradona.
È però quest’ultima possibilità la più spettacolare. Chi di voi sa come mai uno stadio si intitola ad un santo che non ha mai visto giocare una partita di calcio? Brevemente, da Wikipedia: «Denominato in principio “Stadio del Sole”, cambiò denominazione nel 1963 per celebrare la tradizione secondo la quale Paolo di Tarso avrebbe raggiunto l’Italia attraccando nella zona dell’attuale Fuorigrotta». E San Paolo non è mica un santo qualunque. Sempre da Wikipedia: «L’influenza storica di San Paolo nell’elaborazione della teologia cristiana è stata enorme: mentre i Vangeli si occupano prevalentemente di narrare le parole e le opere di Gesù, le lettere paoline definiscono i fondamenti dottrinali del valore salvifico della sua incarnazione, passione, morte e resurrezione – ripresi dai più eminenti pensatori cristiani dei due millenni successivi». Dico, mica un gol della mano di Dio all’Inghilterra....
Se la cosa avverrà sarà forse l’inizio della laicizzazione dello Stato italiano o forse, subito dopo, ci sarà la canonizzazione di Maradona e lo stadio sarà intitolato a San Diego. D’altra parte dicono tutti che con la palla tra i piedi facesse miracoli.