“Siamo un servizio di pubblica utilità, questo è un pessimo segnale nei confronti dei cittadini e del personale sanitario che lavora notte e giorno”
Ieri la conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale della Lombardia ha deciso, con mia ferma contrarietà, che oggi non si terrà il Consiglio Regionale. La Commissione Sanità (sanità!, sic) di mercoledì non è stata convocata, quando sarebbe stato urgente prevedere un momento di confronto con l’Assessorato alla Sanità in merito all’emergenza, come ho richiesto in capigruppo. Sconvocato il gruppo di lavoro della commissione sanità che doveva approfondire un provvedimento di legge sulla sicurezza dei medici sui luoghi di lavoro. Medici che sono stufi di essere chiamati angeli e ringraziati a parole.
Il Consiglio regionale si mette in auto-quarantena e rinuncia a qualsiasi ruolo nella gestione dell’emergenza, abdicando persino al diritto-dovere di essere informato costantemente sulle politiche messe in campo dalla Giunta per il contenimento del virus. È il nostro lavoro, non ci sono motivi veri di rischio clinico, dovremmo essere la classe dirigente di questa regione ed essere considerati lavoratori di pubblica utilità, così come gli Assessori (alcuni dei quali stanno lavorando a più non posso e che ringrazio) a cui ieri è stato fatto il tampone pur essendo asintomatici.
Ne parlavo con un collega medico: “Ma siete pazzi? io vado tutti i giorni a lavorare in ospedale con doppi turni ed in mezzo ai malati di Coronavirus e voi, senza motivo di rischio clinico, non vi riunite?”
Io mi vergogno e, nonostante in questo periodo non servano polemiche politiche, ritengo doveroso segnalare la mia ASSOLUTA CONTRARIETÀ rispetto a questa decisione.
Me sun chi de lavurat.
Michele Usuelli
consigliere regionale di +Europa Radicali