Usuelli: “Passa emendamento opposizioni per mantenere il test di valutazione dei direttori generali”. Approvate alcune delle proposte di +Europa
Oggi in Consiglio regionale è stato approvato il progetto di legge, voluto dalla Giunta regionale, di modifica della legge 23/2015 sulla sanità.
Nel corso della discussione tutti gli emendamenti dell’opposizione, salvo uno, sono stati respinti, è passato a scrutinio segreto l’emendamento di tutte le opposizioni sul mantenimento del test anonimo per il concorso al ruolo di direttore generale, uno strumento che ha garantito imparzialità di valutazione e si è rivelato efficace nella scorsa tornata di nomine, garantendo un minimo di meritocrazia contro la totale occupazione partitocratica delle nomine dei direttori degli ospedali lombardi.
Nell’imbarazzo della maggioranza, e della Lega in particolare, Emanuele Monti, leghista presidente di commissione e relatore, ha chiesto per due volte la sospensione dei lavori per una riunione di maggioranza.
Dopo la bocciatura dell’emendamento di Michele Usuelli (consigliere di +Europa con Emma Bonino), a scrutinio segreto per un solo voto di scarto, teso a mantenere il controllo dei bilanci delle strutture private convenzionate da parte della giunta, si è reso necessario l’ingresso in aula, in tutta fretta, del presidente Fontana che era in congedo, per compattare una maggioranza perplessa.
Il consigliere Usuelli ha così commentato l’esito dei lavori:
«Quella odierna è stata la seduta più importante da quando sono stato eletto. La sanità lombarda peggiora concretamente a causa delle scelte di questa maggioranza:
1. La giunta smette il controllo dei bilanci delle strutture private convenzionate, che sono partner strategici della regione e non nemici. Ciò nondimeno, date le enormi somme di danaro pubblico erogate, conoscere periodicamente la solidità complessiva dei nostri partner privati contribuirebbe ad evitare i prossimi casi Maugeri e San Raffaele.
2. Aumenta lo spezzettamento, lo svilimento, la precarizzazione e la polverizzazione della ricerca scientifica, dato che da oggi, con fondi privati, senza pareri della giunta, non solo gli IRCCS (che ne hanno il mandato nella loro mission), ma qualsiasi AST, anche dell’ospedale più piccolo, potrà assumere ricercatori.
3. Vengono aumentate le borse di studio, pagate dalla Regione, per avere più medici di medicina generale (MMG) e più specialisti, salvo consentire l’accesso a quei bandi solo ai residenti in Lombardia con l’effetto verosimilmente inevitabile che quasi tutti i neolaureati lombardi vinceranno il concorso nazionale ed i bandi regionali aggiuntivi andranno per lo più deserti.
4. Gli specializzandi che vinceranno la borsa regionale aggiuntiva andranno a fare tutta la specialità in ospedali periferici dove il numero di pazienti e la diversità di patologie non sono sufficienti a garantire un percorso di apprendimento adeguato e un’esperienza consolidata di insegnamento.
Riceviamo con soddisfazione l’accoglimento di due ordini del giorno: uno di +Europa che chiede alla Lombardia di farsi portatrice presso il ministero della sanità di un approfondimento sui costi/benefici tra intramoenia allargata ed extramoenia. L’altro (scorretto copia e incolla del PD verso +Europa) chiede che sia attribuita Cluster Lombardo Scienze della vita, in capo ad Assolombarda, la funzione di promozione all’estero del servizio sociosanitario regionale».
«L’esito deludente di questa giornata», ha concluso il consigliere di +Europa con Emma Bonino, «comunque migliore rispetto allo spettacolo di chiusura aprioristica che abbiamo sperimentato in Commissione sanità, vede un Consiglio regionale che accetta supinamente di farsi degradare a un ruolo sempre più subalterno nel campo della politica sanitaria, di fronte ad una Giunta che aumenta i propri poteri e la propria influenza partitocratica nelle scelte di governo della sanità regionale».
Gruppo consiliare +Europa
Consiglio Regione Lombardia