Venerdì , 01 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Spettacolo > In tutta libertà
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Gianfranco Cercone. “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini
18 Settembre 2018
 

In una scena del film Sulla mia pelle – il film che il regista Alessio Cremonini ha dedicato al caso Cucchi, e che è stato recentemente presentato al festival di Venezia – vediamo un piccolo drappello di guardie scortare un ragazzo ammanettato – Stefano Cucchi, appunto – all'interno della stanza di una stazione dei carabinieri.

Cosa avviene all'interno di quella stanza non è mostrato dal film. Fatto sta che, subito dopo, scopriamo che il volto del ragazzo è ricoperto di lividi. E in seguito proprio al pestaggio che, evidentemente, lo si lascia intendere con chiarezza, si è consumato in quella stanza, il ragazzo si ammalerà e morirà dopo una lunga agonia.

La scelta di omettere dal racconto l'esposizione diretta di quelle violenze, che sono comunque attribuite alle forze dell'ordine, è comprensibile: si è voluto procedere con la prudenza e con la delicatezza che richiedono fatti realmente e recentemente accaduti, ancora oggetto di un procedimento giudiziario; e le persone a vario titolo interessate alla vicenda. E si è forse voluto scongiurare il “voyeurismo dell'orrore”.

Tuttavia la scelta di questa omissione è, a mio parere, un sintomo dei limiti dell'impostazione di tutto il racconto.

Poco prima avevamo visto quel ragazzo arrestato da quegli stessi carabinieri per detenzione di stupefacenti, perquisito e interrogato in caserma, e la perquisizione in casa dei suoi genitori: un trattamento severo ma, ci era sembrato, nei limiti della legalità, fatto salvo il rifiuto di mettere il ragazzo in contatto con il proprio avvocato, come da sua precisa richiesta: un rifiuto che, con il passare delle ore e dei giorni, diventa sempre più manifestamente criminale (e per ottenere il riconoscimento di questo diritto, come sappiamo e come ci racconta anche il film, Cucchi intraprenderà invano uno sciopero della fame).

Si erano anche visti trascorrere sui volti degli uomini d'ordine, i segni del furore, dell'intolleranza, forse della perversione. Ma erano accenni discreti, non proporzionali all'orrore che sarà perpetrato, inadeguati a introdurlo e a trattarlo.

Insomma: prima ancora che un caso giudiziario, e prima che l'oggetto di una sacrosanta denuncia, la vicenda di Stefano Cucchi è l'incontro, aberrante, tragico nelle sue conseguenze, di alcun individui, tutti ragazzi (in un'inquadratura un po' misteriosa del film uno dei carabinieri sembra rispecchiarsi nell'arrestato). Ecco: di questo incontro, e cioè del fattore umano della vicenda nel suo aspetto più profondo, e allo stesso tempo del suo cuore selvaggio, il film di Cremonini non vuole, forse non può, dirci nulla. (Si pensa, per contro, a un bel film di Katherine Bigelow, Detroit, anch'esso dedicato a una vicenda, meno recente, realmente accaduta, che era però capace di farci entrare nel percorso mentale ed emotivo di un poliziotto autore di atrocità perfino peggiori di quelle di cui è stato vittima Stefano Cucchi).

Eluso il centro della vicenda, il film di Cremonini si attiene alla cronaca, e cioè alla superficie dei fatti, riferendo in sostanza ciò che avevamo già appreso dai resoconti giornalistici.

La resa degli ambienti e delle persone che li abitano è precisa e sempre verosimile; degli ambienti istituzionali – che siano le caserme, le carceri, i tribunali, o gli ospedali giudiziari – ci si fa percepire un'atmosfera di atavica rassegnazione al crimine, quand'anche il crimine sia commesso da chi dal crimine dovrebbe tutelarci (anche se alcuni uomini di quelle istituzioni tenteranno inutilmente di convincere Cucchi a denunciare l'accaduto). Il film è complessivamente ben recitato, e in particolare svetta l'interpretazione di Alessandro Borghi, che sembra capace di una mimesi intima del personaggio di Cucchi. E comunque il film ha il merito civile di divulgare la vicenda attraverso il mezzo popolare di un film di finzione.

Per una scelta a mio parere lungimirante, e particolarmente appropriata a un film come questo – perché gli permette la massima risonanza - Sulla mia pelle è allo stesso tempo distribuito nelle sale e su Netflix.

 

Gianfranco Cercone

(Trascrizione della puntata di “Cinema e cinema”
trasmessa da Radio Radicale il 15 settembre 2018
»» QUI la scheda audio)


Articoli correlati

  Morbegno. Promemoria di civiltà
  Valter Vecellio. La vicenda di Giuseppe Uva, una brutta, orribile storia che non fa notizia
  Vetrina/ Barbarah Guglielmana. L'anima incarcerata
  Marco Pannella e Rita Bernardini trascorreranno la notte di Capodanno nel carcere di Padova
  Chi è pazzo (di Vincenzo Jannuzzi)
  Roberto Malini. Violenza da parte delle forze dell'ordine. Il caso Ilaria Cucchi
  Milano. Radicali e MiLeft organizzano una fiaccolata nonviolenta
  Luigi Manconi. Le lacune nel discorso di Alfano per Cucchi
  Caso Cucchi. Rimandare la chiusura dell'indagine è un tentativo della maggioranza per depistare
  Cittadini o sudditi: una scelta attuale, per 'l Gazetin
  Ilaria Cucchi. “Signor Ministro della Giustizia, intervenga”
  Caso Cucchi. Un voto per la trasparenza e la pubblicità degli atti
  Caso Cucchi. Ci voleva il morto per modificare una disposizione disumana
  Mario Staderini. L’Italia una Repubblica che uccide
  Michele Minorita. L’associazione “Zone del silenzio” per conoscere la verità, per ottenere giustizia
  L'irriverente. Sentenza appello Cucchi. È questa la nostra polizia?
  Reato Tortura. Bene richiesta Finocchiaro per introduzione
  Caso Cucchi: il buon lavoro della Commissione del Senato rischia di andare in fumo e di... intralciare la Giustizia
  Gianfranco Cercone. “The place” di Paolo Genovese
  Gianfranco Cercone, “Campo di battaglia” di Gianni Amelio
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.5%
NO
 29.5%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy