«Per leggere un romanzo ci vogliono due o tre ore. Per leggere una poesia ci vuole una vita intera» sosteneva il poeta Christian Bonin, a ragion veduta. La poesia infatti non muore mai, non si esaurisce in poche battute, continua a raccontare oltre l’apparenza del linguaggio, entra nelle viscere, ci fa emozionare ogni qualvolta la rileggiamo. Non sempre troviamo le poesie che si accordano con il nostro sentire, quindi sovente a priori chi decide di leggere non entra in libreria per cercare una raccolta di componimenti poetici, preferisce scegliere qualcosa di più comprensibile e di meno impegnativo. Infatti «Ogni poesia è misteriosa; nessuna sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere» asseriva lo scrittore Jorge Luis Borges. Per questo motivo chi legge una poesia coglie solo alcuni degli aspetti che l’autore vuole esprimere con i suoi versi.
Ho letto con piacere, in anteprima, questa racconta di Leonardo Manetti ed ho avuto modo di apprezzarne la freschezza nel «Prendere un pennello,/ il foglio di acqua,/ attingere dal colore/ e lasciarsi andare» e nel contempo i toni che si perdono in «Grovigli turbolenti/ tempestosi di fulmini/ …saette intrecciate», che affondato in «Ci sono giorni…/ vorrei sprofondare/ al centro della terra,/ nucleo viscoso/ pronto ad esplodere», per poi riemergere in “voci libere” che “esplodono versi”. Nella poesia di Manetti troviamo “il freddo che potrebbe uccidere” e «Un bel prato verde,/ fiori che spuntano/ nell’erba fresca”, segno che l’occhio del poeta naviga tra “i sorrisi appesi ai palloncini/pronti a salpare» e “sponde fragili”. La poesia nasce sovente da moti contrastanti, da un lato c’è il canto della natura e dall’altra il dolore, lo smarrimento, la ricerca di un equilibro tra i «pensieri insaccati/ in una testa agitata» e «mosaici variopinti/ di colori sgargianti».
Auguro a tutti voi che vi accingete a scorrere le pagine di questa pubblicazione un’attenta lettura di queste poesie, con la mente e con il cuore, cercando di scoprire quali sono le tensioni emotive le hanno ispirate, condividendone emozioni, estrapolando nuovi paesaggi del vissuto, consapevoli che «A volte la mente/ necessita un aiuto:/ un allenatore confidente». Viva la poesia!
Paola Mara De Maestri
Leonardo Manetti nasce a Firenze il 12 giugno 1981. Laureato in viticoltura ed enologia, è un imprenditore agricolo che ha seguito le tradizioni di famiglia. Nel 2009 avvia la sua azienda agricola, Azienda Agricola Manetti Leonardo, che produce vino, olio e giaggiolo. Ha sempre vissuto a Greve in Chianti e partecipa attivamente da diversi anni alla realtà socio-culturale del paese. Le sue passioni sono il lavoro, i viaggi, fare teatro e scrivere poesie. Prende parte a numerosi eventi culturali e rassegne di poesia. I suoi versi sono inseriti in molte antologie. Nel 2013 ha ideato il Blog Chianti Poesia ed è uscito il suo primo libro di poesie sChianti (Ed. Tempo al Libro). Nel 2014 ha pubblicato la silloge di poesie Gli occhi interiori (Marco del Bucchia Editore) e nel 2017 il libro Poesie in cucina con le ricette di mamma Cristina (Edizioni Helicon). www.leonardomanetti.it
Leonardo Manetti, Il rosso, il viola, il giallo. Poesie
Youcanprint, 2018, € 9,00