Gli invitati che arrivarono con la debita puntualità poterono vedere che due uomini di una certa età, camminando di spalle all’atrio e provenendo dall’altare, srotolavano da un’enorme bobina due nastri bianchi e li collocavano sulle spalliere dei sedili situati accanto al sentiero nuziale. Coloro che non arrivarono con la debita puntualità videro i nastri già posizionati. E anche il grande tappeto rosso. A un cenno, l’altare s’illuminò, mentre il piede destro della sposa faceva il suo ingresso nel tempio. Quando l’estremità dello strascico del suo vestito toccò proprio il punto in cui il suo piede destro aveva segnato una lievissima impronta, fu possibile osservare che si lasciava dietro trenta teste d’aquila che formavano il culmine di altrettante colonne situate nell’atrio. Quindi una volta giunta la sposa di fronte all’officiante, l’estremità del suo strascico rimase separato dal suo corpo da una distanza di trenta teste d’aquila. Chiaro che la distanza sembrava un poco maggiore a causa dell’angolo che si formava dalle spalle al suolo. Ma non era così acuto al punto di considerarlo capace di produrre una sensazione di visibile malessere fisico. Il pavimento, di marmo, era un poco macchiato. Anche i nastri limitatori lasciavano intravedere un piccolo angolo attraverso lo spazio vuoto che c’era tra sedile e sedile. Ma già la sposa dava inizio alla sua uscita appoggiando soavemente il piede sinistro nel primo scalino della graziosa scalinata che conduceva all’altare. In modo tale che, a causa del passo compiuto dal suo piede destro, l’estremità dello strascico avanzò un poco in direzione dell’altare. Ugualmente, per effetto del suo corpo, che si rivolgeva verso il consesso, parte dello strascico che cadeva dalle spalle si avvolse sopra la schiena e nella sua parte sinistra. Allora cominciò a scendere lentamente gli scalini del tappeto rosso. Anche il pavimento del sentiero nuziale era un poco macchiato. Si avvicinava già il punto dove l’estremità dello strascico era abbandonato come un animale scacciato. Mentre si incontrava con questo, fece un leggerissimo movimento prodotto dal basso verso l’alto, vale a dire, dalla sua vita alle spalle, e l’estremità dello strascico rispose con un breve andamento, ma così accordato da consentire al piede destro di passare senza alcuna fatica. Da questo momento lo strascicò cominciò a perdere la sua inclinazione e iniziò a seguire la sposa. Questa stava già compiendo l’ultimo passo con il piede destro sul tappeto rosso, e il suo corpo, perdendosi nella carrozzeria dell’auto, indicava chiaramente che le nozze erano concluse.
(Da: Virgilio Piñera, Cuentos fríos, 1944)
Traduzione di Gordiano Lupi