Questo filo spinato, ogni giorno penetra, lacerando, il cuore di ognuno di noi, perché nulla si dimentichi della violenza alla quale direttamente o indirettamente un giorno fummo esposti nudi, privi di libertà e di dignità.
«Saremo capaci di capire il messaggio della storia che al momento sembriamo ancora ignorare?»
«Saremo capaci di demolire i famigerati muri che annullano il nostro pensiero e la vita di ognuno di noi, perché cancellano la parola”uomini”, la parola “fratello”?»
«Saremo capaci di tenderci le braccia l’un l’altro e di cancellare, specialmente dagli occhi dei bambini, l’orrore di ciò che è stato e che sotto altre forme continua ad essere?»
Purtroppo di fronte a una “Guernica” che non ha pace, un dubbio atroce ci assale: «saremo capaci di diventare uomini?»
Memori di tale e tanta violenza, cerchiamo, uniti, un riparo al nostro animo.
E tra lo sgomento, la coscienza parla all’“anima” trafitta e con un barlume di speranza, promette un mondo nuovo, rinnovato, quale il cuore desidera, con un intreccio di mani infinito, e l’immagine che si materializza nella mente, strappa un sorriso, mentre sull’orizzonte vola una colomba dove il “rosso” che al momento la copre cede al “bianco”, che contro ogni violenza, l’ammanta purpureo e immacolato.
L’immagine è bellissima e ci invade una profonda commozione.
«È forse solo un miraggio?» Chissà! Ma uniti in un obiettivo comune, possiamo vincere e trasformare la speranza in una realtà dove un futuro diverso possa regalarci un mondo migliore.
Contro ogni illusione, contro ogni recrudescenza, non basta volere, bisogna bramare e questo possiamo farlo solo facendo appello alla nostra razionalità e recitando la preghiera della fratellanza, affinché forte invada il cielo e penetri nel cuore dell’intera umanità.
Anna Lanzetta