Un dialogo a più voci si è intrecciato martedì 17 gennaio scorso al Centro Documentazione Donna di Ferrara: le parole e i suoni della poesia, le note musicali, le riflessioni sullo stile, le forme e i contenuti e le letture dei testi.
Al centro il libro di poesie di Lucia Boni, Lembi e le sette chiese, sul quale chi scrive ha dialogato con l’autrice: si è parlato di lembi e frammenti, di passi e soste nel camminare emozionato lungo le strade della città, una città reale (forse Ferrara), una città immaginata sognata annusata. Hanno accompagnato il dialogare i riferimenti ad un testo per Lucia fondamentale: La poetica dello spazio di Gaston Bachelard e le suggestioni tratte dalla prefazione di Carlo Bassi e la postfazione di Piero Sacchetto al prezioso volume di poesie.
Tra una scena e l’altra del dialogo i musicisti della band Statale 16 Claudia Belardi, Paolo Trabucco e Gabriele Usai hanno eseguito brani di Paul Weller, Bob Dylan, Matteo Salvatore, Rosa Balestreri: le note delle chitarre e le sonorità della voce hanno scandito i passi e accompagnato il camminare poetico fra le strade, le porte coi batocchi a testa di leone, spigoli rossi e paraste, parole che drappeggiano barocche… la città come testo, un testo poetico, appunto.
Maria Calabrese