Dal consigliere Andrea Massera, «a nome di tutti i gruppi di minoranza», riceviamo la seguente nota sulla Relazione ex art. 8 del regolamento presentata dal Garante dei detenuti della Casa circondariale di Sondrio contestualmente alle sue dimissioni dal predetto incarico. Ringraziamo per l'utile informazione confermando identica disponibilità e attenzione per l'eventuale replica del Sindaco. (Tf)
Durante il Consiglio Comunale di martedì 29 marzo, il Garante dei diritti delle persone limitate nella libertà personale, Prof. Francesco Racchetti, ha tenuto l’annuale relazione sull’attività svolta all’interno della casa Circondariale di Sondrio.
Ha purtroppo descritto un quadro disarmante, anzi deprimente, in cui ha affermato di non aver potuto, di fatto, svolgere le azioni caratterizzanti il proprio mandato, ciò a causa di rapporti, o meglio dell’assenza di questi, con la nuova direttrice, Dr.ssa Mussio.
A detta dello stesso Garante l’auspicata, e da lui sostenuta, necessità di una presenza stabile nel ruolo di direttore presso il carcere di Sondrio ha distrutto, con l’insediamento della nuova direttrice, il clima positivo che si era instaurato tra il suo predecessore, lo stesso Garante Prof. Racchetti e i detenuti.
A suggello della sua relazione il Prof. Racchetti, con estrema coerenza, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico nelle mani del Presidente del Consiglio Comunale.
Le criticità emerse nella relazione esaustiva, amplificata dalla lettera di dimissioni, hanno suscitato profondo sconcerto e preoccupazione in tutti i consiglieri presenti che, nella totalità, hanno espresso sostegno ed apprezzamento nei confronti del ruolo e dell’attività svolte del garante e, in particolar modo, nella persona del Prof. Racchetti.
È stato quindi predisposto un ordine del giorno urgente, condiviso e votato da tutti i presenti, in cui si richiedeva un forte impegno degli organi competenti nel sostenere l’operato del garante, cercando in tal modo di favorire un dialogo costruttivo con le autorità incaricate della gestione del penitenziario del capoluogo, al fine di poter così ripristinare un clima collaborativo favorevole e costruttivo all'interno dell’Istituzione Penitenziaria.
Si richiedeva quindi, con un secondo ordine del giorno urgente, anch’esso voluto e sostenuto dall’intero Consiglio Comunale, il ritiro delle dimissioni in attesa che il quadro evolvesse nella direzione auspicata all’unanimità.
Nel totale sconcerto per la situazione venutasi a creare, peraltro segnalata da tempo dal Garante alle autorità competenti (tra cui Sindaco ed il presidente della competente commissione consiliare Gemma Simonini), si è aggiunto un ulteriore elemento di forte disagio.
Nella unanimità dell’espressione di voto, a sostegno e di apprezzamento della figura del Garante, si è elevata, con stridente stonatura, la posizione del sindaco della città, Alcide Molteni.
Il suo intervento è stato caratterizzato da una generica disamina dell’attività del garante, dell’assenza di un qualsiasi ruolo di relazione tra amministrazione comunale ed istituzione carceraria; in nessun passaggio dell’attesa riflessione di chi è stato chiamato ad amministrare la città è stato ribadito il sostegno e la partecipazione solidale nei confronti del Prof. Racchetti.
Per tutta la discussione il Sindaco è rimasto immobile, ricordando figure mitologiche egizie, con lo sguardo che mai ha voluto incrociare quello del garante, seduto alla sua destra; ancor più imbarazzante l’assenza di una stretta di mano, segno di stima e di solidarietà, all’uscita dalla sala Consiliare del Prof. Racchetti.
Evidentemente vecchie ruggini, probabilmente legate ad una situazione da mesi incancrenita, hanno inevitabilmente spinto un personaggio di elevato profilo morale e culturale alle dimissioni, soprattutto in considerazione del fatto che non è stata intrapresa, da parte del Sindaco e della Giunta, un’azione forte a tutela dell’operato importante del Garante, azione sollecitata dagli interventi di tutto il Consiglio Comunale al fine di evitare di giungere ad una situazione drammaticamente irreversibile.
La denuncia del Garante di un “silenzio imbarazzante”, a fronte di numerose sollecitazioni richieste nel corso degli ultimi dieci mesi con la finalità di migliorare le relazioni tra Garante e Direttore del carcere a favore delle persone private della libertà individuale, fotografa l’inerzia spiacevole dell’Amministrazione Comunale.
I gruppi di minoranza in Consiglio comunale ribadiscono il sostegno e l'apprezzamento al Prof. Racchetti e registrano l'ennesima occasione persa della amministrazione Molteni di volere realmente mettere in atto tutti quei processi di “cittadinanza attiva” che una società come la nostra deve perseguire con forza e determinazione.
I GRUPPI DI MINORANZA
Consiglio comunale di Sondrio