Francesco Giubilei
Leo Longanesi
Odoya, pp. 200, € 18,00
Francesco Giubilei è un giovane editore-scrittore che seguo sin da quando ha cominciato a muovere i primi passi in un ambiente complesso, ammirandolo per la tenacia sin qui dimostrata nel perseguire obiettivi e realizzare risultati. Non è il primo a scrivere una biografia su Longanesi – inimitabile quella di Indro Montanelli – ma è importante che sia un piccolo editore a raccontare un vero e proprio modello editoriale, descrivendo la vita di un uomo basata su scrittura e invenzione di media (pronunciatelo come una parola latina, per favore) giornalistici. Giubilei non è alla prima prova saggistico-narrativa, ma questa volta dimostra maturità stilistica e grande talento per la divulgazione storico-biografica, perché coinvolge il lettore nelle imprese quotidiane di Longanesi e lo fa sentire vicino come un fratello spirituale.
Un intellettuale controcorrente e polemico, non abbastanza fascista con Mussolini al potere – anche se inventò il motto: Mussolini ha sempre ragione! –, per diventare nostalgico del regime in piena democrazia. Longanesi era alieno da compromessi, uomo poliedrico e brillante, inventore di aforismi dissacranti (Sono conservatore in un paese in cui non c'è niente da conservare, Soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia...), ideatore di riviste (L'Italiano, Omnibus, Il Libraio, Il Borghese...), scopritore di talenti e di libri scomodi (Il deserto dei tartari di Dino Buzzati), autore di poche opere graffianti e sincere (In piedi e seduti, Parliamo dell'elefante, Un morto fra noi...). Il capolavoro di Leo Longanesi resta la gloriosa e omonima Casa Editrice che contende il mercato ai colossi del periodo storico con un'immortale collana di pocket. Longanesi anticipa pensatori come Pasolini e Bianciardi: “La televisione è basata sulla convinzione che esista moltissima gente che non ha nulla da fare e che è pronta a perdere il tempo a guardare gente che non è buona a fare nulla”. Aveva proprio capito tutto.
In tempi culturalmente bui come quelli che stiamo vivendo – tra isole dei famosi, amici e reality sulle montagne – un giovane editore come Francesco Giubilei – pure lui romagnolo! – fa bene a ricordare Longanesi, modello di vero intellettuale. Due parole sul prodotto editoriale, ben confezionato, un oggetto libro corredato di illustrazioni e ben impaginato. Unico difetto: il prezzo troppo alto per un libro popolare. Odoya è un ottimo editore che sa fare il proprio mestiere. Mica è così scontato, credetemi.
Gordiano Lupi