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Dopo la X-Alps, acrobazia in parapendio tra Friuli e Piemonte
Acromax 2014 (foto di repertorio)
Acromax 2014 (foto di repertorio) 
22 Luglio 2015
   

L'attenzione del volo in parapendio è calamitata da due importanti manifestazioni di acrobazia, in Friuli la prima ed in Piemonte l'altra. Dal 06 al 09 agosto i migliori piloti di acrobazia in parapendio al mondo si daranno battaglia durante la terza edizione di “Acromax”, tappa che va a formare la Coppa del Mondo di questa specialità. La competizione prevede un numero massimo di 35 partecipanti, tra questi l'italiano Nicola Donini di Molveno (Trento), ed è organizzata dal Volo Libero Friuli.

Consueto teatro sarà il Lago di Cavazzo, detto dei Tre Comuni, in quanto le sue acque bagnano anche i territori di Bordano e Trasaghis (Udine), il più esteso tra i laghi naturali friulani, 6500 metri di lunghezza. Lungo la sponda ovest del bacino sarà posta una zattera galleggiante nel cielo sopra la quale avverranno spettacolari acrobazie individuali ed a coppie, manovre mozzafiato dove accelerazioni e forza di gravità sembrano piegarsi al talento e alla creatività dei piloti. Il pubblico potrà ammirare ogni istante della competizione dall'atterraggio lungo la riva, aperto anche a chi non partecipa alla gara e collegato con navette al decollo.

I piloti spiccheranno il volo da un prato esposto a sud sulle pendici del monte San Simeone a 1180 metri di quota. Lo si raggiunge risalendo da Bordano per una comoda strada forestale ed, una volta giunti, si può godere di una magnifica vista sul paese sottostante, sulla piana del Tagliamento e sulla vallata del lago.

 

Ad Omegna (Verbania), sulle acque del Lago d'Orta, dal 13 al 16 agosto, appuntamento con l'undicesima “Acroaria”, tappa di Coppa del Mondo d'acrobazia in parapendio. Circa cinquanta piloti rappresenteranno una quindicina di nazioni. Organizzazione a cura dell'associazione Voglia di Volo.

Dal lungo lago della cittadina verbana, all'estrema propaggine settentrionale del bacino lacustre, il pubblico seguirà le evoluzioni spettacolari di questi mezzi con manovre che vanno oltre il normale inviluppo di volo e sottopongono i conducenti a sollecitazioni importanti. Pertanto i parapendio per questa disciplina sono costruiti con caratteristiche specifiche ed i piloti si sottopongono ad un'adeguata preparazione fisica, oltre che allenamenti tecnici per eseguire correttamente le figure.

Tutte le manovre in singolo e “synchro”, cosiddette perché eseguite all'unisono da due mezzi, sono codificate e ad ognuna è assegnato un quoziente di difficoltà. Una giuria assegna un punteggio che, raccordato al coefficiente, determina la classifica finale.

I decolli avverranno da circa 1400 metri di quota dalle pendici del Mottarone con atterraggio su un'enorme zattera galleggiante posta in bella vista dinanzi al lungo lago.

Molte le iniziative di contorno alla manifestazione con tendoni ristoro e musica tutte le sere. In particolare l'organizzazione pensa di replicare la giornata dedicata ai giovani e il volo che lo scorso anno raccolse l'adesione di ben 600 ragazzi.

Le manifestazioni acro sono riconosciute dalla FAI (Federazione Aeronautica Internazionale) e dall'Aero Club d'Italia.

 

Per restare in tema di ammaraggi, nel frattempo la baia del Principato di Monaco ha assistito all'ultimo atto della settima edizione della X-Alps 2015, gara di escursionismo e volo in parapendio. Era decollata da Salisburgo in Austria il 5 luglio.

La competizione ha visto impegnati 32 atleti di 18 nazioni lungo l'arco alpino per una distanza di 1038 chilometri conteggiati per linee rette passando attraverso dieci punti di aggiramento.

Per la quarta volta consecutiva ha vinto lo svizzero Christian Maurer che ha impiegato otto giorni e quattro ore per compiere l'intero tragitto con obbligo di volare o camminare e divieto dell'uso di qualunque altro mezzo. In totale ha percorso 2059 chilometri, dei quali 1654 in volo e consumato le scarpe per i restanti 405.

Alle sue spalle il tedesco Sebastian Huber, distanziato di 18 ore e tallonato dall'austriaco Paul Guschlbauer buon terzo.

Aaron Durogati di Merano, unico italiano presente alla dura competizione, si è classificato al sesto posto. Durogati ha condotto una gara brillante e generosa, arrivando un paio di volte dei primi tre posti e migliorando la sua precedente partecipazione che lo aveva visto settimo.

 

Gustavo Vitali


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