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In libreria/ Annagloria Del Piano: “Dall’universo del mio cuore” 
La raccolta poetica di Caterina Falcone
14 Luglio 2015
   

La raccolta Dall’universo del mio cuore di Caterina Falcone è una sincera offerta di un’anima nuda che non teme di mettersi in mostra, al contrario pare aver trovato nella parola sofferta, pensata e scritta una forma concreta di attenzione a se stessa e alla propria storia. Per questo le poesie dell’autrice sono da lei definite bio-poesie.

Il mondo poetico di Caterina Falcone attinge all’infanzia, in pochi tratti dipinta, come solitaria, ma ancora felice:

 

Oh sì… da piccoli eravamo pronti a credere a tutto

Compresa l’esperienza della nostra primavera (…)

sani di bontà

Mentre la vita ci arrideva ancora

(da “Il boschetto”)

 

Dietro la porta chiusa

Io amavo nei libri la realtà

E crescevo immune

Affilando i miei sentimenti

Quotidiani sognando il vero avvicinarsi

Di un radioso destino

(da “Dietro la porta chiusa”)

 

Le fasi successive sono, invece, quelle di un’esistenza in cui a dominare è la sofferenza e la fragilità psicologica:

 

Da ogni giorno della mia esistenza

Promanano sofferenze che influenzano

Il mio presente e il mio futuro

Terrificanti, orribili

(da “Ogni giorno”)

 

La voce dell’autrice narra di una vita che consuma, di gente orrida nei suoi difetti, ad abitare il mondo; spesso, di cattivi maestri incontrati in cerca di aiuto e rivelatisi, invece, incauti insegnanti, capaci di parlare di alterne filosofie/ Categorie concettuali/ Improntate al sapere/ Individuale ma inadatti a provare emozioni e sentimenti.

Anche il senso religioso trova molto spazio nella poetica di Caterina Falcone: ad alternarsi, da un lato un’esperienza religiosa proposta da altri alla poetessa, come tentativo socializzante-comunitario, sotto il riparo di dogmi e regole, che però si rivela fallimentare. Dall’altro, il sentimento religioso-spirituale, unico che interessi all’autrice, in cui talvolta ritrovare un valore che diviene speranza e “Preghiera”:

 

Signore, mio signore

guarda ascolta tocca odora

E parla con me

E con la mia sofferenza quotidiana

Donami pace e sicurezza

E fammi provare gioia e felicità

Per il mio inferno, per il mio istinto

 

Un inferno dal quale, a tratti, l’autrice riesce a riemergere, accorgendosi – allora – con sensibilità di ciò che l’attornia ed ha vita propria. È così che, ad esempio, nascono dalla sua penna le belle immagini di una poesia come “Certe donne”:

 

Certe donne arrossiscono in fretta

Sfiorate appena da chi le può amare

Restano chiuse nel loro rossore

E non si aprono al loro cantare

 

Certe donne son più generose

Danno sé stesse a chi profuma di rose

Dicono poi che sono pentite

Quando si spezzano le loro vite

 

Certe donne hanno nastri d’argento

Sono belle di fuori e di dentro

Emanano gioia e la loro natura

È pura luce, color che non dura

 

Le poesie di Caterina Falcone scorrono con ritmo su registri esplicitamente autobiografici. Ciò presuppone, per loro stessa natura, un accentuato carattere di sfogo, impetuoso, quasi diaristico, sovente sostenuto da accenti accusatori. Quando però l’autrice abbandona per un attimo questi ultimi, le immagini poetiche risultano più finemente lavorate e allora – a mio parere – la materia dei suoi componimenti, che resta di stampo pessimistico, è resa più interessante, divenendo riflessione sulla natura tragica dell’umano, del suo vivere, del suo destino ultimo, colto, soprattutto, nella sua caducità e nella difficoltà di certe vite di rimanere in bilico sulla propria esistenza.

Nelle ultime poesie proposte nella raccolta Dall’universo del mio cuore ecco l’autrice ritrovare un suo spazio, che è amore da riconquistare, prima di tutto verso di sé. E così il tormento sfinito, il posto che indica col dito la mia luna – fino ad allora – vuoto di buona fortuna (in “La felicità si consuma”) diventa solitudine inebriata, in “Sono”:

 

Dov’è l’amore?

Io sono l’amore (…)

La mia esistenza muove

Verso ciò che sono nel profondo:

un vago urlo d’umanità nel mondo

 

Annagloria Del Piano

 

 

 

Caterina Falcone, Dall'universo del mio cuore

Bio-poesie, Presentazione di Marina Cotelli

Sondrio, 2015


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