Venerdì , 01 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Spettacolo > In tutta libertà
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Gianfranco Cercone. “Anime nere” di Francesco Munzi: criminalità senza eroi
01 Luglio 2015
 

La qualità più evidente di Anime nere, il film di Francesco Munzi che ha fatto incetta di premi ai David di Donatello (aggiudicandosi, fra gli altri, quello al miglior film e al miglior regista) è darci l’impressione di rendere senza artifici spettacolari, “allo stato grezzo”, il mondo della criminalità calabrese, prossimo o appartenente alla ‘ndrangheta.

È un mondo, come vediamo, come già immaginavamo, articolato in clan familiari, che si arricchiscono soprattutto grazie al traffico della droga; dotato dunque di spregiudicatezza imprenditoriale; trapiantato attraverso alcune sue articolazioni in grandi città come Milano, e tuttavia disperatamente arretrato per la mentalità di coloro che lo compongono.

Fedele al valore dell’onore – personale e familiare, da difendere anche a rischio della vita, a prezzo del sangue proprio e altrui; incline al sopruso ai danni di chi quell’onore non sa tenerlo alto; aggregato a chi dimostra di saper essere il più forte, è un mondo, proprio per tali caratteristiche, foriero di disgrazie e di lutti senza fine. Una via di uscita da tanto dolore ci sarebbe, e sarebbe evidentemente la resa alle leggi dello Stato.

Ma ecco: in una scena del film, la nonna di una famiglia di criminali, proprio subito dopo aver subito l’uccisione di uno dei suoi figli, quando si presenta un carabiniere a casa sua e le chiede i nomi dei presunti colpevoli, tace e sputa. Ed è un silenzio e un disprezzo rivolto ai rappresentati dello Stato, che sigilla lei stessa, la sua famiglia e tutto intero il suo mondo, in un destino tragico senza redenzione.

Il film di Munzi non trasforma in eroi i criminali e i conniventi di cui racconta. La sua è una denuncia, di una mentalità, prima ancora che di atti fuorilegge e impuniti.

Grazie alla conoscenza che ha maturato di quel mondo – dimostra infatti di sapere bene che per denunciare efficacemente bisogna conoscere a fondo ciò che si denuncia – Munzi riesce a disegnare tre ritratti incisivi, perfino potenti.

Il primo è di un criminale internazionale – si muove, tra Milano e l’Olanda – il quale, sottratto agli scontri quotidiani tra famiglie rivali nella sua regione d’origine, ha assunto i modi blandi, rilassati di un viveur: ma all’occorrenza, tornato al suo paese, ridesta in sé la ferocia che gli fu insegnata.

Il secondo è suo fratello maggiore, per il quale la rinuncia alla vendetta contro le tremende ingiurie subite, non diventando perdono cristiano, o nonviolenza gandhiana, dà luogo a un tormento che lo macera interiormente, fino allo smarrimento della ragione. Il terzo è suo figlio che, in contrasto con il padre, si assume l’onere di vendicarsi da solo, ma con la malinconia di chi presagisce di esporsi in questo modo a un martirio. Va detto che non tutti i personaggi del film sono altrettanto ben definiti. Ma l’affresco, ambientato tra i paesini arroccati sull’Aspromonte, o negli interni rustici delle case e dei casolari dove i clan vivono e si riuniscono, mantiene sempre un sapore di verità.

 

Gianfranco Cercone

(da Notizie Radicali, 27 giugno 2015)


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.5%
NO
 29.5%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy