La sanità in Lombardia continua a considerare i pazienti esclusivamente come dei costi o dei numeri dimenticando che la nostra Costituzione all’art. 32 tutela il diritto alla salute definendolo fondamentale.
Purtroppo, grazie alla Lega Nord che gestisce la sanità lombarda con l’aiuto di qualche “alleato”, i pazienti sono costretti ad attese estenuanti per poter fare una visita medica, un’analisi o un esame di laboratorio.
Ciò non solo comporta inevitabili disagi ai cittadini ma spinge chi può permetterselo a rivolgersi a strutture privata. Ci chiediamo come possa essere tutelato il diritto fondamentale alla salute in un Paese in cui si pagano ticket sempre più salati per una sanità che i cittadini già sovvenzionano attraverso l’addizionale regionale IRPEF e altre imposte!
Come si può parlare di diritto alla salute quando si sta AFFOSSANDO la sanità pubblica a vantaggio di quella privata violando la stessa Costituzione?
CHIEDIAMO, PERTANTO, DI ABOLIRE I TICKET E DI RIDURRE LE LISTE D’ATTESA perché abbiamo diritto ad una sanità pubblica non solo efficiente ma che svolga un reale servizio per la collettività e per la fasce più deboli della popolazione.
Le nostre iniziative, volte a costruire una risposta politica attorno al problema delle liste d’attesa e dei ticket, sono state avviate col presidio-volantinaggio-conferenza stampa di ieri, sabato 20 giugno, di fronte alla Cassa-Centro Unico Prenotazioni dell'Ospedale di Morbegno e continueranno nelle piazze e nei presidi ospedalieri fino la 20 di luglio.
Paolo Rizzi
per il Partito della Rifondazione Comunista di Sondrio