Nello scorso mese di settembre il libercolo, come lei lo chiama, di Barbarah Guglielmana Appena alzata mi sono messa a tagliare le stelle come voi tutte (gli abbonati al Gazetin l'hanno ricevuto dall'autrice in regalo per il Natale 2009, giunto intanto alla settima edizione per una tiratura complessiva di 8.500 copie), è stato inviato a circa trecento centri antiviolenza e gruppi di donne in tutta Italia. Di seguito, preceduta da una dedica a sua madre, la lettera con con cui Barbarah ha accompagnato l'invio.
A mia madre
Piccola donna
da cui vengo anch’io
RIMANI IN PIEDI, sarai più grande
e così nasconderai l’ombra della paura
lasciando passare la tua luce
che mi sfama gli appetiti per la vita
Nutrendoci la stirpe femminina.
Nel mese di settembre del 2014, da Pavia
Carissime tutte operatrici dei centri antiviolenza d’Italia,
vi invio questo mio libercolo di poesie per condividervi la mia partecipazione al vostro importante e impegnativo operare in questa tematica, a me molto cara
come donna, come figlia, come precedente operatrice del centro antiviolenza Liberamente di Pavia, come medico di Pronto Soccorso e come poetessa.
L’invio vuole essere anche un modo di suggerirvi una forma artistica di diffusione del messaggio sull’impegno della vostra associazione, che ha anche lo scopo di ‘raccogliere’ attenzioni e risorse in diverse forme, così come è stato fatto con questa mia.
Vi saluto con tanto affetto, con tanta forza e con tanta poesia da ridisegnare sul viso della vita di ogni donna
Barbarah Guglielmana