Sono note e disegni raccolti nel tempo in una scatola di cartone, raccontano episodi di vita vissuta, sono appunti recuperati per una lezione d'architettura. Il tempo che sto vivendo non è certo il tempo da me immaginato, il mondo consuma le ore nell'inutile ricerca della felicità che pensa sia racchiusa nel quanto possiedi.
La felicità possibile è lo scopo del nostro mestiere, io questa felicità la propongo nella forma che racchiude il suo ricordo: così nasce il mio progettare.
La donna è da sempre il perno su cui gira la vita, quando prendo la matita per disegnare la mano segue il pensiero che interpreta i momenti felici, non si può però conoscere la felicità se non si ha presente il buio tragico che esiste nella vita, in tutte le vite, indagare sul perché della tristezza di un volto serve a progettare il sorriso per chi ancora non lo conosce... (Giuseppe Galimberti)
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