Al risveglio
uomini afflitti da un’opacità assillante
riverberi brucianti
pungenti lamine di ghiaccio
naufragavano il tempo.
Soffocavano le anime
spinte a terra
in fosse,
precipizi,
baratri,
dirupi.
Anime vaganti eclissate dall’oscurità,
alla luce, piangevano sangue.
Alcuni suicidarono lo spettro della memoria
cercarono il cielo
divennero angeli.
Una madre
si addormentò per sempre
abbracciata al figlio
la terra rimase sola a contenere
il pianto della pioggia.
Patrizia Garofalo, testo e foto