Una storia che comincia durante la colonizzazione italiana dell’Etiopia e che arriva ai giorni nostri lasciandoci con il fiato sospeso per il scomparsa di una giovane etiope ospite di una famiglia nobile del maceratese. Politici corrotti, aristocratici dissoluti, movimenti rivoluzionari internazionali, segreti inconfessabili e bellezze esotiche, costituiscono la trama di questo intrigante giallo che vede ancora una volta protagonista lo scontroso e antiseduttivo avvocato Luciani.
Lo scenario è ancora quello delle Marche, con i suoi sapori e la sua antropologia culturale,questa volta attraversato da nuovi volti e nuovi colori spinti fin qui dal bisogno e dalla speranza. Nelle contraddizioni e le difficoltà di un mondo cambiato profondamente nella sua struttura economica e sociale dalla globalizzazione e dalla crisi, l’avvocato Luciani resta legato da un amore profondo alla sua terra di cui apprezza la bellezza e le tradizioni. Tra queste ultime c’è l’arte della cucina marchigiana, di cui sono raccontate minuziosamente ricette indimenticabili.
Un romanzo dalla prosa nitida e capace di lasciarsi leggere tutto d’un fiato e golosamente proprio come accade quando ci si siede a tavola nelle Marche.