A Big Lesson of History
(on reading Jeff Ramsey’s Back to
the Future, Mmgi June 11-17-1993)
When seasons change
The greenness browns
And fossilizes into
The deep crusty ground
To be unearthed by
The archcuriosity of man…
As seasons change
Events and lives unfold
Stories are told
Legends and myths of old
Are created
To be imprinted
On the collective mind
And engraved on monuments of time.
Through coldness of heart
Or with passion that burns
Every person plays a part
As the historical world turns…
Says Imperialism in the unmaking of History:
“Happy is the nation that has no history.
By this standard there can be fewer
Nations in Africa happier than Bechuanland…”
But History pulls us out of a deep slumber
By boldly stating:
“Seretse Khama says:
A Nation without a past is a lost nation
A nation without a culture is
A nation without a soul…”
History will grab us by our colonial ties
And strangle our dusty throats
Until the eyes bulge open and breath chokes
And we splatter and vomit all the lies
As History teaches us a lesson
In accounting
By demanding:
Were you there when History
Was tortured by syllabi
And buried by Social Studies?
Were you there when Geography
Was his best buddy?
Were you there when Education
Was of the Bantu kind?
Were you there when textbooks
Colonized the mind?
Were you there when the sacred land
Of our fearless fathers was desecrated
By a hairy white and greedy hand?
Were you there when the cradle of our birth
Was robbed, rocked and razed to the earth?
And the soil of our birth
Became the stone of our death…
Did you hear in the culture of silence
About the neo-connivance
Of our leaders –heirs of the brave and victorious at Dimawe,
And our cheaters –sons of the vanquished Boers,
To sell our souls
For six pieces of gold?
But History, stronger than granite,
Will explode the myths more potent than dynamite
When you have to account for your birthright:
Were you there when?
Were you there?
Were you?
Where?
Una Grande Lezione dalla Storia
(leggendo Ritorno al futuro di Jeff
Ramsey, Mmgi June 11-17-1993)
Quando cambiano le stagioni
E il verde si fa scuro
E si fossilizza dentro
La crosta profonda del terreno
Per essere dissotterrato
Dalla archeocuriosità dell’uomo…
Come le stagioni cambiano
Eventi ed esistenze si dispiegano
Storie si raccontano
Leggende e miti d’antico
Si creano
Perché si imprimano
Nella mente di tutti
E si incidano sui monumenti del tempo…
Attraverso la freddezza di cuore
O con passione che brucia
Ognuno gioca una parte
Mentre va il mondo della storia…
Dice l’Imperialismo nel disfare la storia:
“Felice è il popolo che non ha storia.
Secondo questo standard ci possono essere
Poche nazioni in Africa più felici del Bechuana…”
Ma la Storia ci sveglia da un sonno profondo
Dichiarando orgogliosa:
“Seretse Khama dice:
Un Popolo senza passato è un popolo perso
Un popolo senza cultura è
Un popolo senz’ anima…”
La storia ci afferrerà per i nostri lacci coloniali
Ci strozzerà le gole polverose
Finché strabuzzeranno aperti gli occhi e si arresterà il respiro
E sputeremo e vomiteremo tutte le bugie
Mentre la Storia ci insegna una lezione
Di contabilità
Chiedendo:
Eravate lì quando la Storia
Fu torturata dai programmi
E sepolta dagli Studi Sociali?
Eravate lì quando la Geografia
Fu il suo migliore amico?
Eravate lì quando l’Educazione
Fu di razza Bantu?
Eravate lì quando i libriditesto
Colonizzarono la mente?
Eravate lì quando fu dissacrata
la terra sacra degli arditi padri
da un peloso bianco e da un’avida mano?
Eravate lì quando la culla della nostra nascita
Fu derubata, scrollata e rasa al suolo?
E la terra della nostra nascita
Divenne la pietra della nostra morte…
Sentiste, nella cultura del silenzio,
Sulla neo-connivenza
Dei nostri leaders –eredi dei forti e vittoriosi a Dimawe,
E i nostri bari –figli dei Boeri vinti,
Vendere i nostri cuori
Per sei pezzi d’ oro?
Ma la Storia, più forte del granito,
Esploderà i miti più potente che dinamite
Quando dovrete rendere conto per il vostro diritto di nascita:
Eravate lì quando?
Eravate lì?
Eravate?
Dove?
(Da Nell’aria inquieta del Kalahari, LietoColle, 2010)