Lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, lunedì scorso, presso la Casa delle Americhe di Madrid, ha definito la blogger cubana Yoani Sánchez come “la persona che più di ogni altra in America Latina incarna l'amore per la libertà”. L'evento organizzato dall'Associazione Iberoamericana per la Libertà, chiamato “Una conversazione in libertà”, è servito a Yoani per raccontare il suo quotidiano, cercando di spiegare come riesce a collegarsi al mondo grazie alle reti sociali.
«Sono diventata specialista Internet, senza avere Internet», ha detto la Sánchez, che ha ideato nel 2007 il blog Generación Y, e che riesce a trasmettere informazioni su Twitter tramite messaggi di testo del suo telefono mobile.
«Cuba è stata un paese capace di inventare il macinato di carne senza carne. Non potevamo non trovare il modo di inviare messaggi di testo su Twitter senza Internet», ha aggiunto l'attivista. «Sono una persona che parla e dialoga per conquistare libertà interiore e collettiva», ha detto.
Yoani Sánchez, emozionata per la presenza di Vargas Llosa, ha avuto parole di apprezzamento per lo scrittore peruviano.
«Vent'anni fa volevo leggere La guerra del fin del mundo. Alcuni amici mi dissero che Reinaldo Escobar, il mio attuale marito, lo possedeva. Grazie a quel libro ho conosciuto l'amore della mia vita», ha raccontato.
Yoani ha avuto parole di elogio per i compatrioti residenti in Spagna: «Grazie per aver conservato Cuba anche all'estero». Ha aggiunto che non si sente una persona speciale, ma soltanto una donna che si nutre di piccole cose, di ricordi e di progetti per il futuro. «Mi vedo tra quarant'anni in un parco insieme a un nipotino che fa molte domande. Voglio avere risposte soddisfacenti da dare», ha precisato. «Le mie speranze per il futuro non sono riposte nei riformisti del governo cubano, ma credo che il destino dell'Isola deriverà da una serie di elementi».
Gordiano Lupi