Angelo Costanzo risulta essere candidato alle primarie del PD, che si terranno sabato 29 dicembre per scegliere i designati a far parte delle liste per le prossime elezioni parlamentari.
Già consigliere regionale del PD, a seguito di un ricorso presentato dai Radicali, è stato dichiarato ineleggibile il 12 gennaio 2012 dal Tribunale di Milano che ha accertato la sua continuità nello svolgimento della funzione di Consigliere di Amministrazione dell'ALER sondriese (Azienda Lombarda per l'Edilizia Residenziale) ben oltre la scadenza stabilita dalla legge nel caso di candidati alle elezioni regionali che siano amministratori di enti controllati dalla Regione, violando la norma che intende tutelare il principio di uguaglianza fra i candidati, escludendo dalla competizione elettorale quei soggetti che per la loro particolare posizione o incarico potrebbero influenzare la volontà degli elettori.
Il 12 luglio scorso la Corte d'Appello dello stesso Tribunale ha respinto il suo ricorso, dichiarandolo decaduto dalla carica di Consigliere con sentenza immediatamente esecutiva, divenuta poi definitiva in mancanza di ulteriore ricorso.
A partire dalla trattazione del suo caso nella Giunta delle elezioni in Regione – risolta con uno scambio di favori per salvare la poltrona di un esponente del Pd, appunto Costanzo, e uno del PdL, Giorgio Pozzi (poi decaduto), egualmente ineleggibile per analogo motivo – l'ex consigliere ha cercato in tutti i modi di anticipare le proprie dimissioni dall'ALER, rettificando l'autocertificazione presentata in Regione e persino la presenza ai CdA, nonché le registrazioni in Camera di Commercio, il tutto con la complicità del Presidente dell'ALER, Gildo De Gianni (Lega). E questo per evitare di lasciare il seggio non ad un avversario politico bensì ad un “compagno” di partito di un'altra provincia a cui l'ha sottratto, illegittimamente, per oltre due anni!
In una recente intervista ad un settimanale locale, Angelo Costanzo ha dichiarato: «La mia presenza in quel CdA non ha influito in nessun modo sulla mia elezioni. Un errore che ho pagato a caro prezzo. Per questo ho la coscienza a posto».
A noi piace ricordare che sulla questione della mancanza di verità sono stati mandati a casa non solo candidati ma anche Presidenti statunitensi.
I Radicali sondriesi offrono questo promemoria agli elettori ed ai dirigenti del PD, preannunciando che per quanto ci sarà possibile continueremo, anche nel corso della campagna elettorale, a richiamare questa vicenda di malcostume politico.
Gianfranco Camero
p. RADICALI SONDRIO