Torneremo nel merito dei profili di inconstituzionalità della riforma forense adottata oggi dal Senato in un secondo momento, oggi ci preme denunciare che per una ventina di volte, esclusivamente grazie ai pianisti, è stato garantito il numero legale in un aula scarsamente popolata per tutto il pomeriggio.
Come noto, la cosiddetta armonizzazione dei tempi al Senato non consente di poter fare ostruzionismo in aula, quindi ci eravamo concentrati sulla sistematica richieste di verifica del numero legale poiché era certo che non vi fosse.
Grazie all'attività dei soliti pianisti, quasi tutti nei banchi del centrodestra, e dalla mancanza di puntuale controllo da parte della presidenza – in assenza del Senatore andrebbero tolte le schede e non lasciate a disposizione del vicino di banco – si è consentito di portare a termine la seduta. Ringraziamo tutti coloro ci hanno sostenuto nella richiesta della verifica del numero legale, non scontato, e ci teniamo a sottolineare che la riforma licenziata ad ampia maggioranza alla Camera, al Senato è stata adottata con soli 12 voti di differenza sui 171 Senatori “presenti”.
Lanciamo fin d'oggi un pubblico appello a chi in questi mesi ci ha sostenuto su facebook e twitter a portare alle estreme conseguenze, cioè di fronte alle Corte Costituzionale, quanto da loro e da noi denunciato in questi giorni per continuare a lottare contro questa pessima pagina dell'incrocio tra partitocrazia e corporazioni condita dalla mancanza del rispetto delle regole parlamentari.
Marco Perduca e Donatella Poretti
Senatori Radicali