Questa mattina a Napoli un sedicenne è stato arrestato per aver venduto dieci euro di marijuana mentre a Roma due ragazzi di 19 anni sono stati arrestati perché coltivavano in casa tre piante di marijuana a testa. Sono questi alcuni dei 400 mila piccoli spacciatori che in Italia riforniscono 3 milioni di consumatori abituali, per un mercato illegale che garantisce alle mafie un giro d'affari annuo di almeno 24 miliardi di euro.
Sono le storie e i numeri che documentano il fallimento della legge Fini-Giovanardi, con 28 mila persone detenute in carcere per averla violata.
Dati rimossi dalla propaganda a senso unico di questi anni, che ha visto la Rai e Mediaset mobilitate nell’impedire qualsiasi discussione sugli effetti di trent’anni di politiche proibizioniste.
Dal Governo non mi aspetto rivoluzioni ma almeno il rispetto della legge: ad esempio la convocazione, come ho richiesto in una lettera del 19 aprile scorso, della Sesta Conferenza nazionale sulle droghe che il D.P.R. n. 309/1990 prevede si tenga entro quest’anno, la sede istituzionale per una verifica imparziale e rigorosa delle politiche in atto in materia di tossicodipendenze.
A Milano, a Napoli e Caserta prosegue intanto la mobilitazione dei Radicali sulle delibere popolari per introdurre politiche di riduzione del danno e “sale salvavita” che rompano il monopolio delle “stanze del buco” della Camorra e della 'Ndrangheta.
Mario Staderini
Segretario di Radicali Italiani
»» Firma la petizione antiproibizionista
contro le mafie delle droghe proibite
Fonte: Radicali.it