Sul loro finanziamento pubblico i partiti o per incapacità o per furbizia non sono stati in grado di mantenere la promessa di dimezzarsi i fondi.
Il disegno di legge che doveva essere già in vigore dal primo di luglio per destinare 91 milioni alle zone terremotate è in prima commissione al Senato in attesa che vengano esaminati gli oltre 200 emendamenti e dell'audizione del presidente della Corte dei Conti. Un testo su cui pesa il rischio di incostituzionalità proprio nella parte dei controlli e della trasparenza come paventato dalla lettera inviata dal presidente della Corte dei Conti.
Dopo che il Governo aveva preannunciato un decreto ad hoc per intervenire sulla seconda tranche di luglio di 91 milioni, ora l'occasione potrebbe essere quella del decreto sulla spending review.
Se occorre razionalizzare e risparmiare sulle spese pubbliche, occasione migliore di questo decreto non la vediamo.
Se non ora quando per intervenire sul finanziamento pubblico ai partiti?
Donatella Poretti e Marco Perduca