Firenze – Alle 9:03 la sede dell'Aduc, al piano terra di un palazzo di tre piani nella centrale via Cavour ha ballato, coi lampadari che ondulavano e il moto sussultorio del ballatoio che divide la grande e alta stanza centrale. Il primo pensiero è stato quello verso mia figlia a scuola, ma ho cercato di non crearmi inutili agitazioni. I moti sussultori sono durati poco ed ho subito cominciato a leggere i primi lanci di agenzia che arrivavano sul computer, individuando l'epicentro nella provincia di Modena.
Ma dopo un mezzoretta, con le notizie che arrivavano da tutte le città del nord Italia, ne ho letto una che informava sull'evacuazione di alcune scuole fiorentine. Inutile telefonare. Ho inforcato di corsa la bicicletta e sono andato alla scuola elementare di mia figlia, la “Battisti”, vicino a piazza della Vittoria. Qualche genitore impaurito era già la fuori e le brave bidelle ci hanno raccontato che tutti i bambini sono stati fatti scendere i cortile (la classe di mia figlia è al terzo piano), tutti bravi che rispettavano le direttive di maestri e bidelli. Dopo un po' i bimbi sono stati riportati nelle loro classi perché i moti sussultori erano ormai lontani. “Abbiamo controllato e tutto è a posto” hanno detto le solerte bidelle, “i bambini lo hanno anche preso come un gioco”.
Certamente non sono le bidelle che devono verificare la situazione strutturale degli edifici, per cui, nonostante la loro buona volontà, facciamo appello pressante alle autorità (Comune e vigili del fuoco nella fattispecie), perché in tutte le scuole in cui i bimbi sono stati evacuati, siano fatti controlli minuziosi.
Non credo di essere il solo a pensare una cosa del genere e spero proprio che tutto il fattibile sia fatto.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc